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Premio di architettura ‘Abitare Minimo in Montagna’
Interventi sul patrimonio esistente già conclusi e realizzati nel corso dell’ultimo decennio a quota non inferiore ai 600 metri
Autore: cecilia di marzo
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PREMIO DI ARCHITETTURA ‘ABITARE MINIMO IN MONTAGNA’
21/11/2024 - La Comunità Montana di Valle Camonica ha istituito il Premio di Architettura ‘Abitare minimo in montagna’ nell’ambito terza edizione del Festival Architettura promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per sostenere e valorizzare l’architettura contemporanea italiana.

In tale contesto, dal 4 al 12 aprile 2025 e con base in Valle Camonica, in provincia di Brescia, si organizza il Festival all’insù, il cui intento è esplorare e far conoscere l’architettura contemporanea nelle cosiddette “aree interne / terre alte”, osservandone similitudini e divergenze e tracciando il profilo di tendenze costruttive italiane poco note, anche attivando reti internazionali.
L’iniziativa scaturisce da Vione laboratorio permanente, progetto pluriennale di rigenerazione di Vione, piccolo paese in alta Valle Camonica che nella riscoperta del valore del proprio patrimonio edilizio storico ha individuato un fattore su cui agire per attivare un rilancio della comunità.

Il Premio Abitare minimo in montagna
Per ricercare esempi e buone pratiche di trasformazione, soprattutto nei piccoli paesi in quota, all’interno del Festival all’insù, la Comunità Montana di Valle Camonica ha istituito il Premio volto a selezionare progetti realizzati nelle aree montane italiane e caratterizzati da ridotto impatto volumetrico e da minimo consumo di suolo e di energie.

L’intento è segnalare e sostenere interventi architettonici di qualità, capaci di rigenerare volumi esistenti storici o del recente passato e di innescare dinamiche di evoluzione abitativa e comunitaria, con particolare attenzione alle aree decentrate. Oggetto del Premio sono pertanto le operazioni di riuso, riabilitazione, conservazione, riscrittura e ricucitura del patrimonio architettonico e edilizio inattivo attraverso interventi che siano riconoscibili come contemporanei.
 
Il tema del minimo intervento
L’intervento di piccola scala persegue l’ottimizzazione delle risorse: per l’utilizzo integrato e compatibile dei mezzi impiegati e per la durabilità e l’adattamento delle strutture edilizie. Flessibilità, riconversione, multifunzionalità, sintesi tipologica, aggregazione e chiarezza delle forme esprimono nuove qualità architettoniche di valore relazionale e contestuale. Le operazioni di rigenerazione candidabili, già realizzate e impostate sul dialogo, di coerente dialettica, tra il costruito esistente e il nuovo intervento, devono inoltre promuovere la valorizzazione del luogo e del paesaggio.
La Giuria valuterà prioritariamente il rapporto tra quantità dei mezzi utilizzati e qualità ottenuta, nella convivenza tra il nuovo e l’antico e nell’ascolto profondo del contesto.
 
Il Premio si articola in due Sezioni:
I – Architettura minima
Interventi che hanno modificato, anche parzialmente, l’aspetto esterno di strutture edilizie esistenti: piccoli volumi di ampliamento, ricostruzioni e aggiunte, nella stretta relazione tra le parti.
II – Architettura minima degli interni
Interventi realizzati all’interno di volumi esistenti, con minime modifiche dell’aspetto esterno e sempre nella stretta relazione architettonica e tematica tra preesistenze e nuove realizzazioni.

I progetti ammessi
Sono ammessi alla selezione progetti architettonici che intervengono sul patrimonio esistente, già conclusi e realizzati nel corso dell’ultimo decennio a quota non inferiore ai 600 metri slm: operazioni di ampliamento, parziale ricostruzione, conservazione, riuso, riabilitazione, riconfigurazione interna.
Possono presentare domanda di partecipazione i titolari dei progetti architettonici, in quanto detentori della loro proprietà intellettuale.

È esclusa la presentazione di progetti già candidati al Premio Architettura minima nelle Alpi 2024.
 
I criteri di valutazione
La Giuria opererà sulla base dei seguenti criteri:
1. il miglior rapporto tra qualità raggiunta e risorse impiegate;
2. il dialogo architettonico tra esistente, contesto e nuovo intervento;
3. la portata dell’intervento in termini di rigenerazione architettonica e comunitaria;
4. l’innovazione e la sostenibilità ambientale ed energetica;
5. la replicabilità delle modalità di intervento. 

I riconoscimenti del Premio
Riconosciuti esemplari, i progetti selezionati e premiati dalla Giuria verranno promossi attraverso l’edizione di un catalogo e di una mostra pubblica che verrà esposta nella primavera 2025 in Valle Camonica e, successivamente, presso varie sedi internazionali.
I progettisti premiati potranno presentare il loro progetto e la loro attività nel corso di incontri pubblici organizzati nel contesto del Festival all’insù. Gli stessi saranno inoltre invitati a una cerimonia che si terrà il 4/5 aprile 2025 in Valle Camonica, nel corso della quale sarà loro consegnato un attestato di riconoscimento, con la possibilità di soggiornare sul territorio per un fine settimana.
La Giuria ha la facoltà di segnalare specifiche realizzazioni ritenute meritevoli per rilevanza architettonica e ambientale, attribuendo menzioni speciali e segnalazioni.

La scadenza per presentare i progetti
La data ultima per la presentazione dei progetti è fissata al giorno 16 dicembre 2024.
 

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