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Perugia inaugura oggi il Minimetrò, opera unica nel suo genere
Il francese Jean Nouvel direttore artistico del progetto
Autore: roberta dragone
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29/01/2008 – Perugia inaugura oggi, dopo quasi dieci anni di lavori, il Minimetrò, un innovativo sistema di trasporto automatico che, benché basato su esperienze consolidate in materia di impianti di risalita in zone montane, rappresenta un’opera unica al mondo nel campo dei sistemi APM (Automated People Mover). La direzione artistica del progetto porta la prestigiosa firma dell’architetto francese Jean Nouvel.

Ad occuparsi della realizzazione dell’opera è stata la Minimetrò Spa, società costituita dal Comune di Perugia nel 1998 con l’obiettivo di realizzare e gestire una metropolitana leggera, denominata “Minimetrò”, come sistema innovativo ed alternativo di mobilità urbana relativamente al percorso Pian di Massiano-Monteluce. Il Comune di Perugia è, con il 70%, il socio pubblico di maggioranza; il restante 30% è detenuto dalla società privata Metrò Perugia Scarl, costituita da APM (Azienda Perugina della Mobilità, che si occuperà della gestione del nuovo sistema di trasporto), Umbria domani (che si è occupata della realizzazione delle opere civili), Sipa (che si occuperà della gestione dei parcheggi) e Leitner (cui è stata affidata la realizzazione delle opere trasportistiche).

Si tratta di un impianto completamente automatico, con vetture senza conducente, guidate e controllate da un posto di controllo centrale.
Su una linea a doppio binario in acciaio, che si sviluppa per 3 km, scorrono 25 vetture con ruote in gomma, ciascuna con capienza per 50 passeggeri. Il funzionamento automatico consente un sistema di trasporto semi-continuo: nella massima configurazione con 25 cabine in linea, il minimetrò consente l’ingresso di una nuova vettura mentre un’altra lascia la stazione.
Attesa in stazione di un minuto, grande comfort di viaggio, poco più di dieci minuti per attraversare la città, ed un grande parcheggio gratuito.

Un’opera molto impegnativa è stata realizzata all’interno di un tessuto di grande delicatezza per il valore storico-monumentale dell’Acropoli, nonché per la particolare conformazione orografica e urbanistica della città moderna. Di qui la scelta di un architetto la cui esperienza internazionale potesse aiutare a trasformare una infrastruttura in una grande opera architettonica.
“La grandezza dell’opera di Jean Nouvel – commenta il vicepresidente della Minimetrò Spa Adriano Maraziti – si misura nell’attenzione che ha posto nella progettazione di ogni singolo elemento architettonico: le stazioni interrate e quelle fuori terra, i viadotti e le gallerie, i materiali e le finiture superficiali, l’uso della luce naturale e di quella artificiale, l’utilizzo del verde, l’esaltazione dei panorami naturali. Tutto concorre ad un unicum organico e coerente che ci siamo sforzati di rispettare nella successiva ingegnerizzazione e nello studio di soluzioni originali in fase esecutiva”.

La fasi di realizzazione più delicate, spiega Maraziti, hanno riguardato l’esecuzione della galleria naturale sotto l’Acropoli e degli sbancamenti del terreno a ridosso del centro storico, per un’altezza dai 20 ai 25 metri. Una costante attività di studio, svolta mediante un sistema topografico di alta precisione e con sensori collegati ad una rete di monitoraggio telecontrollata, ha consentito il controllo costante in vista di eventuali effetti negativi dovuti alle attività di scavo profondo. Effetti che, assicura il vicepresidente della Minimetrò, non si sono verificati.

Progetto architettonico
Progettato come una architettura lineare, leggera e trasparente, il minimetrò si presenta come un elemento continuo e puro all’interno del paesaggio e della città. Le stazioni – cinque intermedie e due terminali – sono caratterizzate dalla fluidità tra interno ed esterno, da piani fluttuanti dissociati tra orizzontali e verticali, dalla dissoluzione della struttura portante, dalla ricerca di vedute strategiche.

Il linguaggio architettonico adottato è semplice e minimale; i materiali sono l’acciaio ed il vetro dalle linee trasparenti e nervose, accostati alla massa del cemento armato integrato di pigmenti colorati.

L’idea di Nouvel è consistita nel realizzare una struttura che si identificasse, sin dal primo sguardo, come una realizzazione dedicata ad un sistema di trasporto collettivo, in equilibrio con l’ambiente.
Il verde che circonda le stazioni dovrà penetrare all’interno ed essere arricchito con l’inserimento di essenze specifiche.


Progetto ingegneristico
L’innovativa infrastruttura consente di raggiungere, dal Pian di Massiano a valle, la sommità dell’Acropoli, il cuore della città, attraversando il centro storico in galleria.
Le vetture viaggiano agganciate ad una fune traente in acciaio, conformata ad anello e mossa da un motore elettrico, che impone loro un moto a velocità costante. In prossimità delle stazioni ogni vettura si sgancia automaticamente dalla fune e si ferma. Dopo la fermata per lo sbarco e imbarco dei passeggeri, viene riaccelerata da appositi gruppi di ruote gommate ad asse verticale, dette “travi di sincronizzazione”. Tali batterie gommate agiscono per attrito sui “pattini” posti lateralmente al veicolo e consentono di gestire la vettura indipendentemente dalla fune, che continua nel suo movimento a girare alla velocità di progetto.
La linea è costituita da due vie di corsa, ciascuna servita da uno dei due rami dell’anello di fune, ed il collegamento tra vettura e fune viene garantito da un sistema di morse automatiche di brevetto Leitner, poste nella parte sottostante del veicolo.
La fune attraversa le stazioni intermedie passando sotto le travi di sincronizzazione, con l’ausilio di appositi meccanismi di deviazione.
Nei capolinea le vetture invertono il loro moto per mezzo di una piattaforma rotante che preleva le vetture e le rimette nel circuito, inserendole nella via di corsa di ritorno.

Progetto acustico
La realizzazione dell’infrastruttura Minimetrò ha contemplato anche il progetto acustico finalizzato a contenere le emissioni intervenendo direttamente sulle sorgenti del rumore. In particolare sono state messe in opera le seguenti soluzioni tecniche:

- isolamento dei rulli guidafune orizzontali e verticali dalla struttura in acciaio mediante l’impiego di collegamenti smorzanti a doppia molla o, dove possibile, il trasferimento degli stessi sulle strutture in cemento;
- isolamento dei rulli di stazione dalla struttura in acciaio mediante l’impiego di appositi materiali resilienti smorzanti le vibrazioni;
- installazione di materiali assorbenti ed isolanti il rumore nelle fosse che alloggiano i motori di stazione e nel locale argano;
- chiusura della finestra della galleria naturale mediante muro in cemento e vetrocemento;
- regolazione in volume e mediante curve di equalizzazione dei segnali di messaggistica di stazione.

  Scheda progetto: Minimetrò
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