15/01/2009 – Dopo poco più di tre mesi dalla inaugurazione della
California Academy of Sciences di San Francisco, lo studio
Renzo Piano Building Workshop si prepara ad un secondo importante evento: l’apertura della nuova ala dell’
Art Institute di
Chicago, denominata
Modern Wing. L’appuntamento è fissato per il 16 maggio 2009.
Il progetto messo a punto dall’architetto italiano per l’ampliamento dello storico museo consiste nella realizzazione di una nuova struttura in acciaio, vetro e pietra calcarea indiana, caratterizzata da una copertura “a tappeto volante” destinata a diventare il nuovo simbolo di Chicago. L’intervento consentirà un ampliamento degli spazi pari al 30% in più rispetto a quelli originari, facendo dell’Art Institute il secondo più grande museo statunitense.
La Modern Wing accoglierà nuove gallerie per la collezione d’arte moderna e contemporanea nonché per esposizioni temporanee, ampi spazi destinati alla formazione ed un ristorante.
L’intervento ha inoltre previsto la realizzazione del Nichols Bridgeway, un ponte pedonale in acciaio lungo quasi 190 metri che collegherà il museo con il vicino Millenium Park. Un collegamento che la facciata trasparente del museo, intersecata da montanti verticali in acciaio, realizza anche dal punto di vista simbolico consentendo una continua visuale sul parco.
Luce e sostenibilità sono i due elementi chiave del progetto: “È sempre un po’ problematico riuscire ad ottenere una giusta illuminazione – spiega Joost Moolhuijzen dello studio RPBW – poiché bisogna poter vedere l’arte ma al tempo stesso proteggerla. Abbiamo instaurato un dialogo costante con gli operatori del museo per riuscire a mettere a punto una perfetta illuminazione degli spazi interni”.
Particolare attenzione è stata inoltre rivolta all’aspetto della sostenibilità, confermata dall’ottenimento del livello d’argento della certificazione LEED. Hanno contribuito al raggiungimento di tale obiettivo il recupero dei materiali di risulta di cantiere, la progettazione della doppia pelle esterna che consente l’isolamento dell’edificio proteggendo persone e opere dal rigido clima di Chicago. Ma anche la copertura, definita da Piano“a tappeto volante”, dotata di un innovativo sistema automatico di oscuramento che consente di controllare l’ingresso della luce naturale all’interno.