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Ground Zero: il quartetto jazz della nuova Manhattan
Tre torri firmate da Foster, Maki e Rogers accanto alla Freedom Tower
Autore: roberta dragone
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26/01/2007 – Quattro torri di altezze diverse costruite attorno ad un memoriale rappresenteranno il nuovo scenario destinato a colmare il vuoto del World Trade Center di New York. Un “quartetto jazz”. Così il New York Times definiva nel settembre scorso il futuro volto di Ground Zero all’indomani della presentazione ufficiale dei progetti per le tre rispettive nuove torri che sorgeranno accanto alla Freedom Tower.

200 Greenwich Street (Torre 2), 175 Greenwich Street (Torre 3) e 150 Greenwich Street (Torre 4). Si tratta dei tre grattacieli firmati rispettivamente da Norman Foster, Richard Rogers e dal giapponese Fumihiko Maki, destinati a diventare gli edifici più alti della Grande Mela, e superati in altezza solo dalla Freedom Tower (Torre 1) il cui progetto definitivo, svelato a luglio scorso, porta la firma dello statunitense David Childs.

Qualche settimana fa la Silverstein Properties, la società immobiliare newyorkese cui fanno capo gli edifici del WTC, ha inaugurato uno studio all’undicesimo piano del “7 World Trade Center” al fine di creare un tavolo di lavoro comune per i progettisti di Foster & Partners, Maki & Associates e Richard Rogers Partnership. Ma anche per Adamson Associates, la società che coordina l’intero progetto, gli ingegneri strutturisti di W.S.P. Cantor Seinuk e Leslie E. Robertson Associates, gli ingegneri elettrici e meccanici di Jaros, Baum & Bolles, ed infine per l’Autorità Portuale.

200 Greenwich Street - Torre 2
Il grattacielo disegnato da Norman Foster, si svilupperà su 78 piani per una altezza complessiva pari a 382 metri.

Sistemata attorno ad un nucleo centrale cruciforme, la torre include quattro blocchi che proseguono in maniera regolare il loro percorso verso lo skyline sino al 59° piano, dove un taglio sulle facciate in vetro intende invitare lo sguardo verso il Memoriale. Una serie di intagli effettuati sui quattro lati della struttura modifica infatti il volume della torre trasformandolo in quattro blocchi interconnessi, che proietteranno la luce del sole in basso verso il memoriale e rifletteranno come quattro diamanti.

“La punta cristallina della torre – spiega Foster - rispetta il masterplan ed invita ad inclinare lo sguardo verso il memoriale che ricorda il tragico evento. Ma è anche simbolo di speranza per il futuro. La notevole altezza della torre celebra lo spirito che ha storicamente guidato Manhattan a costruire edifici di una certa altezza, ed il tetto a forma di diamante sarà la nuova pietra miliare che incoronerà lo skyline della città”.

L’ultimazione dei lavori per la 200 Greenwich Street è prevista entro il 2012.

175 Greenwich Street - Torre 3
Con i suoi 71 piani distribuiti su 352 metri di altezza, “175 Greenwich Street” - il grattacielo progettato da Richard Rogers - sarà il terzo edificio più alto dell’area.
La struttura si svilupperà su una superficie complessiva di 2.8 milioni metri quadrati che includeranno due piani occupati da negozi, cinque da spazi commerciali e 54 da uffici.

Il peso della struttura sarà distribuito attraverso un sistema di rinforzo a forma di diamante che articolerà la configurazione est-ovest dell’edificio.
Tutti gli angoli della torre saranno liberi da colonne, in modo da assicurare a chi occupa lo spazio all’interno una vista panoramica della città a 360 gradi.

L’ultimazione dei lavori per la 175 Greenwich Street è prevista entro il 2011.

150 Greenwich Street - Torer 4
La torre firmata dal giapponese Fumihiko Maki sarà alta 288 metri e si svilupperà su 61 piani.
L’approccio progettuale di Maki nella realizzazione della torre 4 è duplice: da un lato una torre minimale che sottolinea con dignità la propria presenza in un’area che si affaccia su un memoriale; dall’altro un “podio” che diventa catalizzatore di un processo di attivazione e rianimazione del contesto urbano circostante.

Vista da lontano la torre di Maki presenta in cima un unico profilo angolare che permette di percepire la composizione a spirale delle quattro torri.

I quattro angoli dell’edificio si trovano ad altezze topografiche diverse, con una differenza di quasi quattro metri dal punto più alto ad angolo tra Crurch e Cortlandt Street a quello più basso ad angolo tra Greenwhich e Liberty Street.

Le facciate della torre saranno rivestite di finestre a tutt’altezza che chiuderanno a sandwich una rete metallica perforata al livello del parapetto, e porzioni al livello immediatamente sottostante il soffitto. In tal modo sarà assicurata la protezione dai raggi solari all’interno, ed al tempo stesso un gioco di luce e trasparenza all’esterno.

L’ultimazione dei lavori per la 150 Greenwich Street è prevista entro il 2011.


Pochi giorni fa il developer Larry Silverstein ha scelto i supervisori delle tre future torri. Ed Narbutas, coordinatore del progetto per la Freedom Tower nel 2006, svolgerà lo stesso compito per la 200 Greenwich St (torre 2).
Guy Punzi, partner e coordinatore tecnico presso lo studio Skidmore, Owings & Merrill di Manhattan, sarà il supervisore della 175 Greenwich St (Torre 3). Supervisore della 150 Greenwich St (Torer 4) sarà infine Fred Alvarez.

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