Il Teatro Margherita di Bari ospita in questi giorni, e fino al 30 gennaio 2010, l’iniziativa “Città territori”, promossa dall'Università Lum Jean Monnet.
L’evento presenta una coppia di mostre, rispettivamente intitolate “Bari Fronte d’Acqua” e “9 architetti x 9 paesaggi italiani”.
La prima delle due esposizioni illustra i risultati di una ricerca condotta dall’Università LUM Jean Monnet nel merito delle possibili strategie di sviluppo territoriale della Metropoli di Bari attraverso interventi di riqualificazione infrastrutturale. Nello specifico, viene ipotizzato il decentramento dello scalo commerciale del porto cittadino e la riconversione del bacino esistente in una grande centralità urbana.
Archea, Stefano Boeri, Alberto Cecchetto, Francesco Garofalo, Cherubino Gambardella, Metrogramma, Nowa, Mauro Saito e Beniamino Servino sono gli studi i protagonisti della mostra “9 architetti x 9 paesaggi italiani”.
La rassegna, curata da Luca Molinari, presenta 36 progetti, realizzati lungo tutto lo stivale, accomunati da uno spirito sperimentale e pensati come “frammenti di un futuro possibile”. “L'architettura contemporanea italiana, dopo almeno tre decenni di pesanti stravolgimenti delle coste, delle campagne e delle nostre città, ha una decisiva responsabilità culturale nell'indicare alcune, potenziali, strade da seguire nella ridefinizione di un paesaggio in cerca di una diversa identità. Non si tratta di un richiamo neo-avanguardistico per la definizione di nuovi, clamorosi manifesti, quanto piuttosto la sollecitazione ad una seria riflessione strategica su cosa voglia dire ripensare all'architettura italiana oggi, alle sue identità e caratteri, al suo rapporto con una tradizione importante e ingombrante, e alla sua relazione politica e culturale con la società italiana ed europea. Ognuno dei progetti selezionati offre una potenziale, parziale risposta alle tante e contraddittorie sollecitazioni che il nostro Paese produce, malgrado la diffidenza verso l'architettura contemporanea e, troppo spesso, il ritardo culturale di molte committenze”, spiegano gli organizzatori della mostra.