01/10/2007 - Sono stati resi noti venerdì scorso i vincitori della III edizione del Premio Biennale Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin”, il concorso per progettisti e costruttori che privilegiano la cultura della qualità nell’architettura, promosso dalla Fondazione Barbara Cappochin e dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Padova.
312 (su 328 presentati) i progetti ammessi alla selezione finale del Premio, suddivisi in quattro categorie: architettura pubblica (111); architettura residenziale (95); architettura commerciale, direzionale e mista (77); architettura del paesaggio (29).
A valutarli una giuria internazionale di undici membri a prevalenza straniera, riunitasi a Padova il 15 settembre scorso.
Tutte realizzate tra il 1° luglio 2004 e il 30 giugno 2007, le opere portano la firma di architetti provenienti da tutto il mondo, e precisamente da 37 Paesi diversi: dall’Italia al Messico, dalla Grecia al Giappone, dalla Germania al Kazakhstan, e ancora Brasile, Australia, Stati Uniti, Korea, Svizzera, Sudafrica […].
Il primo premio nella ‘sezione internazionale’ è stato assegnato al progetto del giovane architetto finlandese Matti Sanaksenaho per la realizzazione della St. Henry’s Ecumenical Art Chapel a Turku in Finlandia. L’opera nasce dall’idea dell’Associazione Ecumenica di S. Enrico e dell’Associazione degli Architetti Finlandesi (SAFA) di progettare uno “spazio di comunione fra arte e religione”: 300 mq di superficie coperta, un involucro esterno in rame e uno spazio interno completamente in legno, per quella che nell’intenzione del progettista si configura come «una grande scultura del paesaggio con un piccolo edificio».
Giovane talento dell’architettura, Sanaksenaho ha iniziato la sua carriera a 23 anni vincendo, ancora studente, il concorso per la progettazione del padiglione finlandese alla rassegna universale di architettura Expo ’92 di Siviglia.
Le tre menzioni d’onore sono per Sean Godsell (St. Andrews Beach House), Marcio Kogan (negozio di arredamento Vitra), e Antonio Jiménez Torrecillas (intervento sulla lacuna di una muraglia cinese del XVI secolo).
Menzione speciale della giuria al monumento in memoria degli attentati terroristici di Madrid progettato da Miguel Jaenicke Fontao (Estudio FAM) .
Il premio speciale al dettaglio costruttivo è andato invece al malesiano Huat Lim per il Visitor Centre realizzato alle Cameron Highlands (Malesia): il budget esiguo a disposizione si è trasformato in valore aggiunto per quest’opera di pregio costruita grazie all’utilizzo di materiali semplici e reperibili localmente.
Menzione d’onore a Mario Cucinella (Sino-Italian Ecological and Energy Efficient Building), e Burkard Phal e Monika Weber-Pahl (LRT Station Rathaus Süd, Bochum).
Infine, per la sezione provinciale il premiato è Adolfo Zanetti con il progetto della scuola elementare a Casalserugo (Padova).
Menzionati Raul Pantaleo (Tam Associati) per la realizzazione della nuova sede amministrativa di Banca Etica a Padova; Antonio Zambusi, già progettista del restauro della Galleria Civica padovana, premiato per un complesso residenziale a Voltabarozzo; Nicola Gennaro per il centro logistico di supporto alle manutenzioni delle strade provinciali e delle aree naturalistiche e museali della Provincia di Padova.
La cerimonia ufficiale di premiazione di tutti i vincitori si terrà venerdì 26 ottobre 2007, durante una serata concerto presso il Teatro Verdi di Padova.
Tutte le opere partecipanti, inoltre, saranno esposte a Padova dal 27 ottobre 2007 al 27 gennaio 2008 nella Mostra del Premio Internazionale di Architettura: un grande “Tavolo dell’architettura” di 24 metri allestito a Padova in piazza Cavour. Un modo nuovo e originale per avvicinare il pubblico ai linguaggi non sempre immediati dell’architettura contemporanea.
[…] Il Premio Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin” si inserisce nell’ambito della Biennale di Architettura “Barbara Cappochin” , che dal 27 ottobre 2007 al 27 gennaio 2008 prevede anche una personale dedicata a Kengo Kuma, architetto giapponese da sempre attento all’uso dei materiali e al rapporto dell’opera con l’ambiente che la circonda. Al Palazzo della Ragione allestirà due imponenti strutture a forma di carpa in fibra ultraleggera (“superorganza”), che i visitatori potranno ammirare anche dall’interno e che fungeranno da schermi per installazioni video.
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Fonte: Ufficio Stampa Barbara Cappochin
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