14/04/2009 – La progettista anglo-irachena Zaha Hadid e l’olandese Ben van Berkel di UNStudio hanno svelato i progetti dei due padiglioni temporanei che saranno installati nel mese di giugno nel Millennium Park di Chicago. La geometria curvilinea del padiglione di UNSTudio e la avveniristica copertura flottante disegnata da Zaha Hadid saranno simbolo della celebrazione del centenario del piano urbanistico di Daniel Burnham, il visionario documento pubblicato nel 1909 che cambiò il volto di Chicago.
Progettati nel massimo rispetto dell’ambiente ed interamente riciclabili, i due padiglioni saranno in mostra lungo la South Chase Promenade del celebre parco di Chicago dal 19 giugno al 31 ottobre 2009. L’iniziativa è stata promossa dal Comitato per il Centenario del piano di Burnham, la Chicago Metropolis 2020, il Dipartimento della Cultura della città di Chicago, la Millenium Park Inc e l’Istituto d’Arte di Chicago.
Il piano elaborato da Burnham rappresentò una importante svolta per lo sviluppo urbanistico della città, gettando le basi per una serie di ambiziosi interventi che nel corso del XX secolo disegnarono una nuova metropoli. Sono frutto del Burnham Plan Navy Pier, North Michigan Avenue, la Wacker Drive (la famosa strada a due piani) e i numerosissimi parchi che si affacciano sul lago Michigan.
Con la celebrazione del centenario del famoso piano urbanistico, la città spera di poter stimolare diverse iniziative per il futuro, inaugurando un nuovo periodo di cambiamenti da attuare nel corso del XXI secolo. “Le due architetture temporanee – commenta il consigliere comunale Brendan Reilly – serviranno da brillante esempio del modo in cui la nostra città sia in grado di intraprendere ambiziosi progetti e di come la nostra tradizione provi la nostra capacità di andare oltre, guardando al futuro”.
La scultorea architettura di Ben van Berkel fungerà da catalizzatore urbano. Incorniciato dal lago di Michigan da un lato e dalla Michigan Avenue dall’altro, il padiglione si relaziona ai diversi contesti e scenari della città. La struttura invierà i visitatori a percorrere, esplorare ed osservare il nuovo spazio.
“Il padiglione elabora la relazione con la rigida geometria dell’esistente – spiegano da UNStudio – ed introduce al tempo stesso un nuovo spazio flottante multi-direzionale che ti orienta verso il tessuto della città ed il flusso dei visitatori del Millenium Park ma soprattutto introducendo nuove prospettive su entrambi”.
“Il perimetro del padiglione segue l’assetto ortogonale della città ed il sistema a griglia del parco, una geometria introdotta 100 anni fa dal piano di Burnham come principale generatore del tessuto urbano. Burnham illustrò anche il modo per leggere la specificità nonché la variazione di forma dei corsi diagonali, creando così particolari viste da un capo all’altro della città.
Il padiglione opera in maniera simile, tuttavia utilizzando l’intero spettro di 360 gradi. Diversamente dalla stratificazione tettonica della città disegnata da Burnham, la struttura introduce una pendenza tra i suoi elementi – pavimento, parete e soffitto – creando una geometria flottante e continua. La gerarchia orizzontale-verticale risulta convertita nella nuova idea di spazio fluido ed in continua trasformazione. L’iniziale panorama orizzontale del basamento si trasforma diagonalmente nelle tre aperture sulla copertura che offrono viste verticali sulla città”. Così da UNStudio spiegano le diverse prospettive che il loro progetto offre per leggere il contesto urbano.
Lo spazio interno del padiglione disegnato da Zaha Hadi servirà da schermo per le video-installazioni realizzate dall’artista Thomas Gray che racconteranno la storia delle trasformazioni di Chicago, inclusi i visionari lavori a cura di alcuni designer ed architetti del luogo chiamati ad immaginare il volto futuro della loro città.
Ciascuna delle due strutture sarà installata in uno spazio di circa 18m x 27m. Entrambe saranno realizzate con acciaio donato da ArcelorMittal ed alluminio donato dalla Marmon/Keystone Corporation. L’assemblaggio del Padiglione di UNStudio sarà a cura della Third Coast Conbstruction, mentre la tensostruttura per il padiglione di Zaha Hadid sarà fornita dalla TenFab Design.
Ad ottobre 2009, con la chiusura dei numerosi eventi in programma, i padiglioni saranno infatti smontati e riutilizzati dall’artista di Chicago Dan Peterman, noto per le sue esplorazioni di commistione tra arte ed ecologia.
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