22/03/2010 – Per questo progetto Anna Heringer, architetto austriaco, ed Eike Roswag (Germania), sono stati premiati con l’Aga Khan Award for Architecture nel 2007. Si tratta della METI School handmade a Rudrapur in Bangladesh.
Il METI (Modern Education and Training Institute) è un particolare sistema educativo e il risultato di una vasta conoscenza e pratica dell’educazione infantile integrata con lo sviluppo rurale. METI mira a promuovere le capacità e gli interessi individuali tenendo conto delle diverse velocità di apprendimento degli studenti e dei tirocinanti in una forma di apprendimento libera e aperta, offrendo un’alternativa al tipico approccio delle lezioni frontali.
L'architettura della scuola realizzata a Rudrapur rispecchia questi principi, offrendo diversi tipologie di spazi e utilizzazioni per sostenere questo approccio all'insegnamento e all'apprendimento. Al piano terra, con i suoi spessi muri di terra, si trovano tre aule ognuna con il proprio accesso verso un sistema organico “a grotte” nella parte posteriore della classe. Gli interni di questi spazi, dall’aspetto morbido, sono fatti per essere toccati, per adagiarvisi contro, per ritirarsi in esplorazione o per concentrarsi, da soli o in gruppo.
Il piano superiore è, al contrario del piano terra, luminoso e arioso, con le aperture nelle pareti di bambù che offrono ampie vedute su tutto l’intorno e i suoi interni di grandi dimensioni che forniscono spazio per il movimento. La vista si estende a tutte le cime degli alberi e al laghetto. Luci e ombre, filtrando dalle canne di bambù, creano dei giochi sul pavimento di terra, contrastando con i materiali dei sari multicolore sul soffitto.
L'edificio poggia su una fondazione, profonda 50 cm, in muratura di mattoni - il prodotto più comune dell'industria edilizia del Bangladesh - finiti con un intonaco di cemento sul fronte.
Il piano terra è realizzato con pareti portanti fatte con una miscela di paglia e terra prodotta con l'aiuto di mucche e bufali d'acqua e poi riversata in cima ai muri di fondazione procedendo per starti progressivi di 65 cm e dopo un periodo di essiccazione di circa una settimana.
Nel terzo e quarto strato sono stati inseriti gli architravi e gli stipiti di porte e finestre e, a seguire, una struttura anulare di spesse canne di bambù come armatura del soffitto. Quest’ultimo, al piano terra, è fatto da un triplo strato di canne di bambù con lo strato centrale disposto perpendicolarmente ai due strati, sovrastante e sottostante, per creare la stabilizzazione laterale e una connessione tra le travi di sostegno.
Un assito di canne di bambù è stato previsto nel layer centrale e riempito con una miscela di terra, tecnica analoga a quella usata spesso nei soffitti delle costruzioni europee con armatura in legno. Il piano superiore è un telaio di quattro strati di travi di bambù ed elementi verticali e diagonali disposti ad angolo retto verso l'edificio. La parte terminale dei telai del lato corto dell’edificio e le scale servono anche come irrigidimento della struttura. Questi sono collegati tramite ulteriori elementi strutturali, con la parte superiore e quella inferiore della travi principali, dotate di ulteriori controventature sulla superficie superiore del telaio. Una serie di travetti di bambù fanno da supporto al tetto in lamiera ondulata e pannelli di legno.
La superficie esterna delle pareti di terra resta visibile e gli stipiti delle finestre sono finiti con un intonaco di calce. Le superfici interne sono intonacate con un impasto di argilla e dipinte con una vernice a base di calce. Le “grotte” sono costituite da un impasto di paglia e fango applicato su una struttura di sostegno di canne di bambù e intonacate con un intonaco di terra rossa.
La fondazione in muratura è stata prodotta da una società dalla capitale Dinajpur a circa 20 km da Rudrapur. I lavori in terra e la costruzione di bambù sono stati realizzati da operai locali. Le tecniche costruttive sono state attuate e sviluppate in loco insieme ad architetti e imprenditori provenienti da Germania e Austria. Durante la fase di costruzione sono stati formati 25 imprenditori locali creando nuovi posti di lavoro e fornendo “help for self-help” professionale.
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