08/03/2010 – “Creare un grande spazio centrale, luogo di identificazione, polo di attrazione e nucleo di vita attiva, intorno al quale tutte le attività della casa graviteranno. Uno spazio di presenze, ma anche di interazione e di vedute, la sua spazialità generosa deve comprendere diversi ballatoi che vi si affacciano, corridoi che lo circondano, camere che vi si attestano, proprio come il teatro e la scena dell’esistenza”: questo il proposito del progetto con cui lo studio
Rossi Prodi Associati ha recentemente meritato il titolo di vincitore nel concorso di idee per l'ampliamento della
casa di riposo Lodovico Martelli a Figline Valdarno (Firenze).
La competizione, che ha visto classificarsi al secondo ed al terzo posto i team di
Eurostudio Ingegneria (Rignano Sull'Arno, FI) e
Art Design (Napoli), riguardava un complesso immobiliare sviluppato su una superficie di circa 5mila mq, costituito da un corpo di fabbrica originario cui sono state nel tempo aggiunte parti edificate importanti per far fronte alle esigenze, sempre in aumento, della struttura ricettiva. Oggetto del concorso il restauro e risanamento conservativo sul corpo di fabbrica originario (cd. “Villa Martelli”) e la realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica da annettere all’ampliamento realizzato nella metà degli anni ’90.
“Il progetto trasforma l’articolazione della vecchia villa, ovvero ne riforma gli spazi ispirandosi al suo ordine tipologico, che comprendeva un sistema di distribuzione imperniato su una sala centrale a forma ottagonale. Anche l’organizzazione ne risulta trasformata, secondo modelli che ripetono – a scala maggiore – la matrice originale della grande sala da pranzo e soggiorno ottagonale intorno alla quale si organizzava tutta la villa - spiegano da Rossi Prodi Associati. Gli affacci sul nuovo grande spazio centrale saranno costituiti da terrazze e spazi collettivi, oltre che da spazi di distribuzione. Una copertura vetrata conclude superiormente lo spazio, lascia penetrare la luce e illude di essere quasi in un luogo a cielo aperto.
Un corpo costruito si erge a limitare lo spazio centrale della corte e ricostruisce il margine su via Petrarca. Ospita spazi comuni al piano terreno, alcune camere e uno spazio tecnico e di accesso alla copertura in alto. All’esterno la nuova addizione rispetta i margini dell’impianto preesistente, si avvicina alla torre delle scale, senza lambirla, prosegue il corpo laterale; dei diversi piani viene raccontata la struttura, schermate le pareti con dispositivi mobili in legno, alternati a alcune grandi vetrate. Il materiale scelto per esprimere il nuovo intervento rivela il desiderio di introdurre presenze non murate, ma esili e temporanee, semmai ispirate dalle problematiche della sostenibilità o del paesaggio naturale dei boschi circostanti. Alcune teche si esibiscono e si proiettano verso gli scenari".
Per ulteriori informazioni sulla proposta vincitrice consulta la
scheda progetto.