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Canicattì sceglie Antonio Sabatino e CMC Studio
Sistemazione di piazzale Nassirya e dello spazio antistante il complesso Badia
Autore: rossella calabrese
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30/04/2010 – Il Comune di Canicattì (Agrigento) ha reso noti i nomi dei vincitori dei due concorsi di idee rispettivamente dedicati alla sistemazione di piazzale Nassirya e dello spazio antistante il complesso Badia.

Il gruppo guidato dall’arch. Antonio Sabatino (Pescara) ha meritato il primo posto nella competizione relativa alla sistemazione di piazzale Nassirya, mentre CMC Studio Ingegneri Associato (Torino), guidato dall’Ing. Stefano Meluzzi, è il vincitore del concorso per lo spazio antistante il complesso Badia.

“L’esperienza dei luoghi de la Batia ed il suo Cirrimbambulu, di palazzo La Lomia e i Parnasiani, la Vuriddadi l’Incantisimi, rendono queste strade così ricche, così piene di significati, da apparire già come un museo diffuso al Genio di Canicattì. Il progetto che proponiamo rilancia e rende protagonista la storia del luogo, attraverso chirurgici interventi di riqualificazione urbana. E’ la cultura e la tradizione brillante della città che riemerge dall’asfalto e dalle pietre, con una strepitosa forza rinnovatrice. Abbiamo riportato alla luce i vicoli magici di Canicattì, una scoperta per tutti. Un sole magico e impossibile, da nord, proietta l’ombra del titano della Badia. L’ombra pietrificata, referenza di un vissuto storico di eccezionale interesse, si carica del valore di Genio della città, che (con discrezione) proietta l’identità storica e culturale di Canicattì. L’obiettivo è stimolare l’esperienza percettiva al piano stradale, solleticando la curiosità di comprendere il disegno più grande, possibile solo attraverso l’immaginazione o cambiando orizzonte. La metafora col destino, alla quota del suolo, diviene, dall’alto, una strategia di marketing territoriale. A Canicattì, infatti, tale intervento, risulta quasi invisibile, e l’impegno per la comprensione dei contenuti che evoca regala la conquista di una ritrovata identità. L’impronta è visibile nella sua interezza soltanto da Google Earth (e quindi da tutto il mondo) come un landmark territoriale, caratterizzando e identificando la città, destando viva curiosità; chiunque nel mondo cercherà di capire cosa e perché, indagando scoprirà la bellezza e la magia della città.

Questo tipo di intervento prevede la conservazione dei manufatti nel loro stato attuale, modificando la superficie esterna, "riparandola". Dalle facciate saranno rimossi gli elementi che generano degrado come collegamenti di cablaggi volanti, gronde rotte, etc. I ruderi e gli edifici non completati verranno re-intonacati. Nelle aperture dei catoi abbandonati sono previsti inserimenti di vegetazione rampicante. La ripavimentazione dei marciapiede di via Macaluso è una scelta dettata dalla necessità di uniformare l'aspetto complessivo dell'area di progetto, per poter utilizzare come soli elementi di disegno del suolo la pietra e l'asfalto..L'impossibile ombra proiettata a terra del titano della Badia è realizzata in pietra scura con disegno a correre perpendicolare alla facciata della Badia. L'inserimento di questo elemento dialoga con lo spazio progettato in una logica dicotomica di conferma e di negazione collaborando a volte all'articolazione degli spazi (la connessione degli spazi pubblici con l'attraversamento pedonale o l'istallazione di un elemento scenografico sull'ombra della mano etc.), altre volte rompendo e "terrorizzando" il lineare linguaggio progettuale”, spiegano da CMC Studio Ingegneri Associato.

"Considerando le differenze di quote altimetriche e muovendo dall’idea che l’intervento dovesse trasformare Piazzale Nassirya e l’area verde in un unico elemento aggregante, volano di riqualificazione sociale ed umana,  si è colta l’occasione per sperimentare un intervento dalle forme morbide, con linee avvolgenti che lasciassero dialogare costantemente fra di loro i due elementi principali del progetto: il parco e l’area a parcheggio... La parte destinata a stazione degli autobus o semplicemente a parcheggio, viene migliorata attraverso due interventi fondamentali ovvero la realizzazione di un bar quale elemento cerniera tra l’area e il parco e la risistemazione del parcheggio con la realizzazione di una nuova isola pedonale centrale dalle forme armoniose... Quale contrappunto dell’area a parcheggio, il parco rappresenta la naturale continuazione dell’intervento. Qui la matrice delle linee morbide (dettate dal dislivello del terreno) genera una serie di elementi (aree di sosta, zone a giardino botanico, zone alberate) e traccia i 310 metri del percorso footing, si legge nella relazione di progetto fornita da Studio Sabatino.

Il progetto del verde trova la sua massima espressione nel giardino botanico: si tratta di un’importante collezione che ripropone alcuni dei principali biotopi tratti dalla macchia mediterranea, in prevalenza sempreverde, caratterizzata da un interessante polimorfismo.
Le piante sono disposte per gruppi che formano habitat adatti al futuro naturale sviluppo della vegetazione, facilitandone nel tempo la coltivazione e riducendone di conseguenza gli oneri di gestione e manutenzione. Si tratta inoltre di piante rustiche, poco esigenti in termini irrigui (il giardino botanico sarà dotato di un sistema di irrigazione a goccia collegato ad eventuale sistema di recupero delle acque meteoriche nell’area a parcheggio)".

A ciascuno dei team vincitori verrà attribuito un premio pari a 2.500 euro.

  Scheda progetto: Sistemazione di piazzale Nassirya - 1° classificato
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Studio d'Architettura Antonio Sabatino

Sistemazione di piazzale Nassirya - 1° classificato

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