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12/04/2010 – Si è da poco concluso con la vittoria dei fiorentini di Mimesi 62 Architetti Associati il concorso d’idee lanciato dalla Società VIAREGIA S.r.l. di Viareggio per l’individuazione di proposte progettuali inerenti la riqualificazione e la valorizzazione dell’area di recupero urbano “Pr8” della città toscana.
La giuria del concorso è stata composta dal Dott. Prof. Arch. Francesco Tomasinelli, in qualità di Presidente; dal Dott. Prof. Ing. Paolo La Greca e dalla Dott.sa Tiziana TraversaIl secondo ed il terzo posto della competizione sono stati rispettivamente attribuiti ai team guidati dagli architetti Luca Gangemi (Rimini) e Mario Buonamici (Pisa).
L’area d’intervento è situata sul lungomare di Viareggio, fra Piazza Mazzini, Viale Carducci e Via D’annunzio. “L’idea di progetto nasce dalla rappresentazione della fluidità e dello scorrere dinamico dell’onda marina cristallizzata e fotografata in un contrappunto compositivo (movimento e stasi) sull’organo più significativo dell’edificio - il prospetto - ovvero la parte cui è demandato il ruolo più rappresentativo e simbolico dell’architettura… L’elemento fondante è quello della “tradizione”, sia del luogo e della sua natura, sia del fare dell’uomo e della sua volontà imprenditoriale, reinterpretata nel linguaggio della modernità a cui l’edificio ha la presunzione di appartenere: le pietre appartenenti alle aree estrattive carraresi; gli elementi oscuranti denominati “le viareggine”; il mare che con la sua presenza determina e condiziona il costruire; la pensilina come sistema di protezione dal soleggiamento.
Un andamento sinuoso scandito da pieni e vuoti ripetuto con variazioni ad ogni livello, costituisce la regola compositiva nel tema della facciata. Tuttavia la disposizione delle fonti di luce sui prospetti non è frutto di una bizzarra volontà decorativa ma riflette la struttura funzionale interna offrendo la possibilità al tempo stesso di affacciarsi in piccoli terrazzini e di oscurare o modulare la luce attraverso il sistema tipico della persiana. Una struttura “dinamica” in contrappunto compositivo che, rispetto alla rigidità dell’involucro esterno, sottolinea ed esalta il tema della sinuosità della facciata e costituisce la formalizzazione dell’idea del progetto. Le depressioni casuali, laddove incontrano i pannelli antistanti le porte-finestre, diventano sottrazione di materia e generano feritoie che modulano la luce e proteggono dall’irraggiamento diretto del sole.
La pensilina e la piazza pubblica hanno per protagonista la luce. Con una semplice operazione di ribaltamento le aperture presenti sul prospetto sono state proiettate sulla soprastante pensilina. La sottrazione di materia lascia passare ampi fasci luminosi innescando un gioco di luci ed ombre sul sottostante spazio oltre che sulle facciate circostanti. Questa zona è l’area con maggiore vocazione pubblica di tutto il comparto e può essere considerata una propaggine della più ampia e prospiciente piazza Mazzini. Gli arredi classici del repertorio urbano sono presenti a conferma della volontà di configurare uno spazio di alta qualità urbana dove il vuoto è progettato a misura d’uomo. Il nitore degli spazi amplifica la luminosità e sottolinea la sua natura di “agorà”, come momento di intimo incontro ed al contempo di fluida fruibilità”, spiegano da Mimesi 62, cui spetta un premio pari a 10mila euro. Ai secondi e terzi classificati verranno invece attribuite delle somme pari a 6mila e 4mila euro.
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