18/05/10 - Il tema del concorso non era semplice: disegnare nuovi oggetti destinati al bagno utilizzando marmo e vetro, due materiali profondamente diversi, simbolo di purezza e fragilità ma anche di molto simili per le suggestioni e gli stimoli che offrono al designer.
CarraraFiere, in collaborazione con antoniolupi design ha scelto questo tema per il concorso Dressed Stone Design, seconda edizione e il successo è stato immediato e, sotto molti aspetti, al disopra delle aspettative coinvolgendo soprattutto i giovani che hanno dimostrato una grande freschezza di ispirazione.
“Questa edizione ha dato risultati al di la delle attese – commenta Giorgio Bianchini presidente di CarraraFiere – perché hanno partecipato oltre mille giovani designer con elaborati mediamente di altissima qualità. Il tema non era semplice perché il bando prevedeva progetti che uniscono due materiali apparentemente diversi, ma nella sostanza, simili, con un premio molto ambito: vedere realizzato il prototipo da un marchio prestigioso come antoniolupi design. Abbiamo potuto toccare con mano, assieme alla giuria, progetti che esprimono un’incredibile freschezza creativa”.
L'unicità del concorso consiste nella creazione di un rapporto, anche commerciale, tra i vincitori e l'azienda antoniolupi, che produrrà e venderà gli oggetti; per i giovani progettisti una grande opportunità fatta d’immagine ma anche di royalty per i pezzi che saranno messi sul mercato.
A selezionare i progetti è stata una giuria composta da designer e esperti del settore: Luisa Bocchietto (presidente ADI), Paolo Armenise+Silvia Nerbi (architetti designer), Riccardo Fattori (designer), Domenico de Palo (designer), Mauro Carlesi (designer), Paris Mazzanti (direttore di Carrara Fiere – Marmotec) e Andrea Lupi con funzione di presidente di giuria.
Alla fine dei lavori sono stati proclamati vincitori (nella foto i tre pezzi già realizzati):
• Mira di Claudia Danelon
• KUB di Victor Vasilev
• Mono-Lite di Cédric Facchin, Marco Di Paolo, Michael Abegg.
I pezzi, già esposti al salone Internazionale del Bagno, saranno presentati a CarraraMarmotec, assieme ad altri prototipi.
Ecco i concept dei tre progetti vincitori:
Mira “nasce dall’idea di creare un lavabo che, seppure costruito solo con lastre di marmo e vetro, si svincolasse dalle tipiche forme cubiche. Mi sono concentrata - ha detto Claudia Danelon, classe 1981 - su una forma estremamente semplice, quasi un segno grafico. Volevo attribuire al vetro una funzione strutturale e valorizzare l'effetto scenico del marmo. In natura l'acqua filtra nelle cave, scorre sulle pareti di marmo e Mira con i suoi piani inclinati gioca con l'acqua che non scompare subito ma scorre fino a terra scivolando sulla lastra di marmo bianco. Ho voluto creare un oggetto che ha una personalità che va oltre lo styling e la funzionalità, un oggetto che vuole sorprendere ed emozionare”.
KUB, a sua volta, nasce dalla volontà di dare una risposta progettuale all’impiego di marmo e cristallo – ha detto Victor Vasilev, classe 1974 – così ho pensato a un pezzo che potesse sottolineare la peculiarità delle due materie. La solidità del basamento è accentuata dal contrasto con la bacinella trasparente. Il cristallo ‘ritaglia’ il suo appoggio nel volume puro del blocco di marmo bianco conservando la linearità geometrica”.
Mono-Lite è frutto del lavoro progettuale di un gruppo che comprende Cédric Facchin, Marco Di Paolo e Michael Abegg, autori di oggetto che “nonostante l’uso del marmo – di per sé pesante – le forme create effondono un carattere estetico fresco e leggero, senza perdere fermezza perché il Marmo Bianco di Carrara, di eleganza semplice e nobile, in combinazione con l’intramontabile carattere del vetro crea contrasti interessanti e i due materiali sono facilmente inseribili in diversi locali con un grande effetto”.
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