30/06/2010 - Un moderno quartiere urbano, ‘sostenibile’ e innovativo, ispirato al rispetto dell’ambiente e della natura. Forma di Nuova Urbanità su un terrain vague di un ex-sito industriale di grande prestigio, si propone come vera e propria nuova Porta Orientale di Napoli, a Gianturco, Ambito 12E del P.R.G. Il Gruppo AEDES Spa - Aedilia Sviluppo 1 Srl ha affidato a Silvio D’Ascia il progetto architettonico e urbano di fattibilità preliminare.
Concreta applicazione dell’idea di Mixité funzionale in un’area dismessa di ampie dimensioni (oltre 16 ha) delimitata da un’imponente rete infrastrutturale (strade urbane, autostrade, ferrovia...) a due passi dal porto industriale della città, il concept sperimenta sulla scena della città l’idea dell’ “Isolato Misto”.
All’interno di un vasto parco pubblico di circa 7ha trattato a verde parzialmente attrezzato - per un totale di aree non edificate di circa 14ha comprensivo di 30.000 m² di parcheggi a raso e di 40.000 m² di viabilità pedonale e carrabile - il programma misto di circa 70.000 m² di SLP compone residenze, servizi, commerci e attrezzature di quartiere a partire da uno schema compositivo semplice capace di minimizzare la densità edilizia sull’area: l’occupazione d’edificato al suolo pari al 14%.
Uno zoccolo urbano di servizi a quota strada, articolato in una serie di dune artificiali di 1-1,5 livelli dalla copertura vegetale, a partire dalle quali emergono i volumi prevalentemente residenziali di diversa tipologia. Gran parte del programma si distribuisce infatti nelle volumetrie traslucide delle 7 torri, dei 3 edifici in linea, dei 2 edifici a patio su due livelli - per un totale di circa 50.000 m2 (di cui 33.500 m2di residenza per 400 alloggi cui si affiancano uffici, attrezzature scolastiche e ricettive, tra cui un albergo, residenze per studenti e per anziani).
Il progetto definisce un vero e proprio Front Parc a partire dall’organica e sinuosa piastra base i cui circa 10.000 m2sono destinati a esercizi di vicinato, commerci, servizi ed attrezzature di quartiere, ateliers artigianali per la produzione di beni e servizi, spazi per lo svago ed il tempo libero. Fondale scenico del parco a sud ovest è la locomotiva commerciale-culturale del complesso, un volume anch’esso a forma di duna vegetale (circa 9.000 m2al suolo) destinato ad occupare 3 medie superfici commerciali con una sala polivalente da 400 posti che emerge dalla copertura verde.
L’isolato misto, - attraversato al suo interno da una viabilità urbana pubblica sul fronte parco e da una di servizio semi-privata sul retro -, prevede sul suo fronte urbano una piazza di ingresso al quartiere a nord-est a mo’ di parvis della futura stazione ferroviaria Galileo Ferraris, nodo di scambio intermodale (treni nazionali, metropolitana regionale, autobus di linea, taxi...) connessa ad un parcheggio di interscambio. Il quartiere è così connesso con il sistema dei trasporti regionali e, quindi, si può definire “in rete”.
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