08/07/2010 – Viene dalla Calabria il quartetto di giovani architetti Alba Guerrera, Giuseppe Amalfa, Giulia Caridi e Anna Lucia Milone, vincitori del concorso di idee “Progettiamo Messina”, promosso da Club service Rotary "Stretto di Messina" e "Messina Peloro" e Lions "Messina Peloro".
L’edizione 2010 della competizione, rivolta a laureandi o laureati da non oltre due anni in ingegneria e architettura, chiedeva ai partecipanti di pensare a soluzioni e proposte per il miglioramento della qualità e della vivibilità degli Orti della Maddalena di Messina.
“L’area militare degli orti della Maddalena è baricentrica rispetto allo sviluppo dell’attuale città, posta al limite tra la maglia regolare di isolati e il tessuto più disordinato che si snoda al di sopra della circonvallazione, se restituita alla città potrebbe trasformarsi in un moderno parco attrezzato, un vero e proprio polo collettivo e valida alternativa a piazza Cairoli e alla piazza Sagrato della Cattedrale che di fatto sono gli unici punti di incontro della città.
Un area da connettere con il resto della città perché l’attuale destinazione d’uso militare priva la parte centrale di Messina di un’importante porzione di tessuto urbano che potrebbe dare respiro al ritmo serrato degli isolati. Sull’area insistono anche, oltre agli edifici militari, l’Ospedale Piemonte, unica struttura sanitaria nel centro della città, il santuario di S. Antonio, meta di pellegrinaggi per la presenza delle reliquie di S. Annibale Maria di Francia, e un mercato rionale. La riqualificazione degli orti della Maddalena di fatto valorizzerebbe anche queste istituzioni pubbliche e religiose, che a Messina, nella maggior parte dei casi, mancano di una piazza – spiegano dal team vincitore.
La nostra proposta, partendo da quanto lo stesso strumento urbanistico prevede in quell’area, trasforma il grande quadrato degli Orti della Maddalena in un parco attrezzato contenente funzioni fortemente legate alla città col tentativo di restituirle quello che per molti anni gli è stato tolto. E’ il Piano Borzì il protagonista del progetto perché penetra prepotentemente nell’area attraverso tre grandi segni planimetrici che si configurano rispettivamente nel mercato ipogeo, nel percorso attrezzato e nel complesso polifunzionale.
Altri importanti segni sono le piazze. Una si apre di fronte all’Ospedale Piemonte, al di sotto della quale viene pensato un parcheggio interrato collegato con il mercato. La piazza si sviluppa su tre livelli e riflette sul parco con un vuoto l’ingombro dell’ospedale, tra la piazza e il viale Europa si collocano dei contenitori di servizi. La seconda fa da cerniera tra il centro polifunzionale e gli edifici che vengono mantenuti dell’area militare e l’ultima è pensata per organizzare spettacoli all’aperto”
Al team vincitore va un premio pari a 2.000 euro. La commissione giudicatrice ha assegnato un secondo premio agli architetti Daniele Pino e Antonietta D'Amico, destinatari di una somma pari a 1.000euro.
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