Urban Rethink Tank + Craig Au Yeung, 'Open Rice Box', Digital Image, 2010. Courtesy of Urban Rethink Tank
06/09/2010 - Architettura e stili di vita “eco” sono i protagonisti del progetto espositivo intitolato “Architetture quotidiane”, con cui Hong Kong partecipa alla 12 Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.
Il Capo Curatore della mostra, Juan Du, spiega con queste parole l'intento e le peculiarità dell’esposizione: "Ispirati dalla frase colloquiale cinese per indicare le necessità quotidiane "Yi-Shi-Zhu-Xing" (Abbigliamento-Cibo-Abitazione-Trasporti), invitiamo gli architetti, gli artisti, gli attivisti, gli educatori, gli industriali e gli enti governativi a re-immaginare e ad espandere le semplici scelte di vita che operiamo ogni giorno. La mostra esplora la potenzialità del design di creare architetture responsabili sul piano sociale e ambientale, attraverso dei progetti collaborativi e interdisciplinari di Hong Kong. Ciò che indossiamo, ciò che mangiamo, il luogo in cui viviamo, il modo in cui viaggiamo, ciò che impariamo e il modo in cui trascorriamo il nostro tempo libero, sono decisioni che prendiamo come singoli individui, ma che contribuiscono collettivamente al benessere dell’ambiente e della città”.
“Abbigliamento”, “Cibo”, “Abitazione”, “Trasporti”, “Educazione” e “Tempo Libero” sono i sei topic attraverso i quali si sviluppa la mostra, che presenta dodici installazioni create per l’occasione da architetti giapponesi, ciascuno dei quali è stato affiancato da un esperto o un ente impegnato nella battaglia della sostenibilità ambientale. I lavori esposti illustrano soluzioni sostenibili per gli insediamenti urbani ad alta densità del mondo, concepiti in una delle metropoli più affollate della terra.
"Architetture quotidiane, ha spiegato Juan Du, si batte per creare un dibattito sulle odierne metodologie di design per lo sviluppo sostenibile, e riconosce la Città come un complesso ecosistema, comprensivo non solo di risorse naturali, ma anche di comunità sociali, operazioni economiche e professioni culturali. Il pensiero del design architettonico dovrebbe avventurarsi oltre le applicazioni tecnologiche e il rimboscamento della superficie e considerare le cruciali questioni sociali, le identità culturali e i modelli di comportamento degli abitanti dell’ambiente urbano. I designers dovrebbero individuare i ritmi quotidiani dei palazzi e delle città, comprendere l’ambiente e stimolare la creazione di un’architettura responsabile e sostenibile”.
Terminata la tappa veneziana, la mostra si sposterà ad Hong Kong a fine anno, per poi volare in sei città della Cina continentale.
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