27/09/2010 – Case low cost per studenti in vecchi container portuali. Si tratta della Cité ä Docks, la cittadella universitaria inaugurata il 30 agosto scorso nel porto di Le Havre, in Francia. Il progetto porta la firma dell’architetto italo-francese Alberto Cattani, alla guida insieme a sua figlia Charlotte dello studio Atelier Cattani Architectes con sede a Parigi.
Costruita in soli cinque mesi, la Cité ä Docks è costata circa cinque milioni di euro, finanziati per il 20% dal governo francese. Il terreno, messo a disposizione dal comune, rientra nell’area oggetto di riqualificazione dell’ex zona portuale.
La nuova cittadella è frutto della trasformazione di vecchi container in unità abitative modulari dotate di ogni comfort. Assemblati su una griglia metallica, i container hanno dato forma ad un edificio di quattro piani che ospita 100 monolocali di 24 metri quadrati ciascuno.
L’architetto Cattani racconta le riflessioni che hanno accompagnato il suo lavoro.
“Come evitare che gli studenti, futuri locatari, si sentissero messi in scatola? Sono sorte necessità imperiose. Bisognava concepire un progetto leggero, trasparente, e soprattutto non massiccio. Di qui l’idea di alloggi indipendenti, per evitare l’effetto accatastamento”.
La soluzione è stata individuata in una struttura metallica che funge da supporto strutturale ai vecchi container, consentendo al tempo stesso di sfalsare le singole unità, e creare nuovi spazi per passerelle, terrazze e balconi.
“La struttura metallica – spiega Cattani – consente una migliore identificazione dei diversi alloggi, e li valorizza attraverso dei prolungamenti esterni che diventano terrazze e balconi. Le sequenze dei corridoi trasversali che danno accesso agli appartamenti creano sulla facciata una successione di pieni e vuoti che conferisce alla struttura una maggiore trasparenza visiva”.
L’edificio disegnato dalla struttura metallica si sviluppa su quattro piani, sui quali sono distribuiti i 100 monolocali. Il primo livello è stato sollevato dal suolo. In tal modo le unità qui ospitate possono godere della stessa intimità assicurata alle unità dei piani superiori. Tutti gli appartamenti si affacciano su un giardino all’interno e sono dotati, sulle due estremità, di pareti vetrate che consentono l’illuminazione naturale degli spazi.
Per garantire il massimo isolamento termico e acustico, le pareti dei container confinanti con l’esterno e quelle che dividono le diverse unità sono state rivestite con muri tagliafuoco in cemento armato di 40cm di ampiezza, e dotate all’interno di strati di caucciù per smorzare le vibrazioni.
La facciata esterna è disegnata dalla combinazione delle vecchie “scatole” di cui si è conservato il profilo ondulato, riverniciate in grigio metallo.
All’interno, i progettisti hanno scelto pareti bianche e mobili in legno. Ogni miniappartamento è dotato di bagno, cucina e connessione Wifi.
|