10/09/2010 – Sarà visitabile fino al prossimo 23 settembre, presso la Casa dell'Architettura di Roma, l'esposizione dello studio Ferrater & Associati (OAB) dal titolo "Synchronizing Geometry".
Inaugurata ieri, 9 settembre, la mostra itinerante è promossa dall'Ordine degli Architetti P.P. e C. di Roma e Provincia e curata dallo Sportello Giovani dell'Ordine degli Architetti P.P. e C. di Roma e Provincia in collaborazione con lo studio protagonista dell’evento.
Il mix di ottimismo, sobrietà, innovazione tecnologia e attenzione al contesto - tradotti in oltre trent’anni d’esperienza con la realizzazione di edifici in Spagna e all’estero - hanno fatto di Ferrater & Associati uno degli atelier spagnoli più in vista sulla scena dell’architettura contemporanea internazionale.
“L'esposizione raccoglie un insieme di progetti che configurano una famiglia di esperienze autonome, incatenate per la stessa logica di approccio progettuale. La geometria come un mezzo di approccio al paesaggio e alla forma urbana. La mostra, curata da Borja Ferrater, ha iniziato il suo percorso internazionale nell'Illinois Institute of Technology (Chicago, USA 2006), e presenta attraverso pannelli di grande formato il lavoro di ricerca e sperimentazione dello studio a partire dal 1989. Diversi meccanismi geometrici come reti, cinte, maglie o pieghe si applicano a progetti di differenti scale, strutturando le idee iniziali che allo stesso tempo si adattano a programmi e processi costruttivi specifici. Parallelamente si include una revisione che espone la carta delle geometrie proposte da diversi architetti, ingegneri ed artisti del Secolo XX", fanno sapere dalla Casa dell'Architettura di Roma.
Un importante progetto realizzato da Ferrater in Italia è quello della Torre Aquileia, grattacielo residenziale e commercialeinaugurato nel maggio 2009 a Jesolo. Il progetto è stato promosso nell’ambito dell’intervento di riqualificazione di Piazza Internazionale, via Aleardi e Piazza Mazzini (“Le nuove centralità”), di cui oggi la nuova torre rappresenta l’elemento chiave.
La superficie complessiva destinata alle attività commerciali al piano terra è di 1775 mq. Ogni negozio si affaccia sulla nuova piazza, mentre sul retro, lungo la fascia di verde, trovano spazio gli accessi al servizio e i depositi.
La torre accoglie 84 appartamenti su 22 piani, oltre al piano terra, a doppia altezza, che accoglie l’atrio, alcune attività commerciali ed una caffetteria. L’edificio si sviluppa su pianta poligonale simmetrica, con al centro il nucleo distributivo delle scale e degli ascensori. La forma poligonale consente di avere molteplici angolazioni verso il panorama marino e lagunare, e da ogni appartamento si può guardare il mare, la laguna o entrambi. Al tempo stesso è garantita la riservatezza dei singoli appartamenti, con un rapporto esclusivo interno-esterno.
Il particolare disegno delle facciate dà forma all’intreccio di “spazi intermedi”. Le terrazze sono concepite come proiezione dello spazio interno e mediazione dello spazio esterno. La struttura della facciata è sospesa dalla copertura, costituita da un sistema di “vele” incrociate che, illuminate, diventano un punto di orientamento di notte.
Una maglia intrecciata scorrevole protegge dal sole le terrazze e la scia intravedere le vetrate degli appartamenti, donando leggerezza alla torre. La leggerezza è inoltre data dall’attacco a terra reso trasparente dalle pareti vetrate a doppia altezza dell’ingresso.
In occasione dell’inaugurazione del “Matitone”, come è stato ironicamente ribattezzato il grattacielo, Carlos Ferrater commentava: “La linea comune del progetto è sempre stata quella di intervenire perpendicolarmente rispetto all’andamento orizzontale della città. Abbiamo realizzato una vera e propria “finestra sul mare”, dal momento che tutti gli appartamenti hanno la possibilità di vedere la laguna e il mare stesso”.
Carlos Ferrater – nota biografica
Nato a Barcellona il 22 Novembre 1944, ottiene il titolo di architetto alla Scuola di Architettura di Barcellona nel gennaio del 1971 ed il dottorato nell’aprile del 1987 con la tesi “Opera singolare: processo continuo”.
Professore con cattedra in Progettazione Architettonica alla Universitat Politecnica de Catalunya. Accademica eletto dalla Real Accademia de Bellas Artes de Sant Jordi. Investito di Doctor Honoris causa dalla Università di Trieste. Dall'anno 2000 ha ricevuto 4 premi FAD, il Premio Ciudad de Barcelona, il premio internazionale di Architettura Brunel 2005, Danimarca. E' stato finalista del premio Mies Van de Rohe. Ha ricevuto il premio Ciudad de Madrid, il premio nazionale di Arquitectura Espanola 2001, il premio Dedalo Minasse 2006, Basilica Palladiana Vicenza, il premio Decada 2006 e il premio International Flyer 2007. E' stato invitato nel Padiglione Spagnolo della Biennale di Venezia 2004, per il MOMA di New York all'esposizione "On Site:New Architecture in Spain" e ad esporre la sua opera monografica al Crown Hall, ITT di Chicago, nel museo di Bellas Artes di Bilbao, nell'Istituto Tecnologico di Israele e nel Collegio de Arquitectos de Catalunya, Delegaciòn de Barcelona e successivamente nella Delegaciòn di Girona. Nell'anno 2006 costituisce con Xavier Martì, Lucia Ferrater e Borja Ferrater la società Office of Architecture in Barcelona (OAB).
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