05/10/2010 – Ultimate a fine agosto dopo due anni e mezzo di lavori, sono ora in pronta consegna a Milanofiori Nord (Assago) le residenze progettate dallo studio genovese OBR Open Building Research, vincitore nel 2005 del concorso nazionale di progettazione. Il complesso rientra nel maxi-intervento urbano promosso dal Gruppo Brioschi che prevede lo sviluppo di un’area di complessivi 218mila metri quadrati a destinazione terziaria, commerciale e residenziale. Il Masterplan è stato messo a punto dallo studio (EEA) Erick van Egeraat associated architects di Rotterdam.
La proprietà Milanofiori 2000 (controllata dal Gruppo Birioschi) fa sapere che sono ancora disponibili gli appartamenti dalle metrature più ampie, dai 120 mq in su.
Con la consegna delle residenze, giungono a termine i lavori di costruzione del primo lotto di intervento (120mila mq) avviati ad aprile 2006. A fine 2008 sono stati consegnati i primi due edifici terziari; tra marzo e giugno 2009 sono stati inaugurati il cinema multisala, il centro fitness, la libreria, i ristoranti, i bar sulla piazza e le grandi e medie superfici di vendita.
Restano da ultimare circa 98mila mq di lavori. Rientrano in questa seconda fase i tre edifici direzionali U13, U14 ed U15 (quest’ultimo già in costruzione) progettati rispettivamente dagli studi ASA Studio Albanese, Park Associati, e Cino Zucchi Architetti.
I palazzi per uffici lungo la Milano-Genova, progettati dallo stesso autore del masterplan Erick van Egeraat, sono la parte architettonica più rappresentativa, grazie anche alla forte trasparenza creata dal rivestimento in vetro e pietra. Completati gli edifici U4, U7, U9 e U10; sono invece ancora da avviare i lavori per gli edifici U1, U2 ed U3 della stessa stecca.
Il commerciale di grande e media superficie è stato realizzato su progetto dello studio 5+1AA.
La piazza è l’elemento che integra le differenti funzioni del nuovo quartiere; collegata alla metropolitana di prossima apertura, è un luogo di transito per accedere agli uffici, alle residenze e alle strutture commerciali. Ma è anche un piacevole luogo di sosta che ospita bar, ristoranti, negozi, un centro fitness e benessere, un cinema multisala e un hotel. La piazza è esclusivamente pedonale e collegata direttamente ai parcheggi sottostanti.
Le residenze di OBR
Le residenze si sviluppano attorno ad un parco interno e sono dotate di un sistema verticale di winter garden che sostituisce la facciata ed enfatizza il rapporto con il verde.
Le due facciate sono caratterizzate diversamente a seconda dei fronti, generando al contempo un “abbraccio verde” verso il giardino condominiale interno ed un affaccio più urbano verso l’esterno dell’isolato.
Il sistema verticale di serre bioclimatiche (winter garden) assume una doppia valenza: una ambientale di termoregolazione – attraverso la formazione di un'intercapedine formata da una doppia vetrata – ed una architettonica per estendere lo spazio interno dell’abitazione verso il paesaggio esterno del parco pubblico, con modalità d'uso diverse tra estate ed inverno – sostituisce la facciata e funge da schermo su cui si apre la zona giorno di ciascun appartamento. Le pareti vetrate racchiudono le serre e generano effetti caleidoscopici grazie alla sovrapposizione del giardino condominiale esterno e dei giardini privati interni.
“Verso il parco – spiegano dallo studio OBR – si articola una facciata caratterizzata da una doppia pelle vetrata che realizza dei wintergarden. I vetri esterni del wintergarden sono cristalli in vetro temprato s=10mm di dimensione 160x270cm che scorrono su una guida superiore impacchettandosi alle estremità. La vetrata interna è costituita da serramenti in alluminio a taglio termico con vetri stratificati e camera d''aria. Una tenda a rullo a scomparsa nel controsoffitto regola l’ombreggiamento e consente la privacy. Sfruttando l’effetto camera d’aria del wintergarden il coefficiente di trasmittanza termica dell’intera parete vetrata è K=1, pari alla trasmittanza di una comune parete perimetrale di muratura, garantendo però la totale trasparenza ed interazione interno-esterno”.
Lo studio della facciata verso l’esterno dell’isolato è stato condotto per favorire il senso di appartenenza da parte degli abitanti grazie alla composizione di frames che individuano distintamente le singole unità abitative, generando al contempo delle logge tra la zona notte e l’esterno. Questo interspazio è caratterizzato da una serie di elementi verticali scorrevoli a diversa densità, che possono assurgere di volta in volta a scuri totali o filtri parziali tra interno-esterno.
Il tetto-giardino è pensato con un sistema di verde estensivo a perenni a bassa manutenzione e ridotto sviluppo in altezza, resistenti al gelo, alla siccità e al vento e con buona capacità rigenerativa.
Il progetto ha perseguito un’idea di spazio elastico prevdendo vani di servizio o di “emergenza” (come lo studio), spazi aperti-coperti (come la loggia del wintergarden che diventa un prolungamento interno>esterno) e pareti tecniche attrezzate (in particolare per le cucine) che permettono configurazioni spaziali differenti (angolo cottura, cucina semiaperta sul living o sul wintergarden trasformandosi in un’estensione del giardino esterno).
Ogni unità abitativa sopra i 40 mq ha il doppio affaccio con allineamento visivo da fronte interno a fronte esterno. I servizi sono per lo più raccolti in un core lungo la spina centrale dei vani scala, separando la zona notte/giorno, privacy/rappresentanza, vivere/lavorare.
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