02/11/2010 – È stata inaugurata sabato 23 ottobre a Trieste la mostra dei migliori progetti partecipanti alla nona edizione di “Pocketluck”, Nono Concorso Internazionale di Design Trieste Contemporanea.
L’esposizione, che ha aperto i battenti dopo la cerimonia ufficiale di premiazione, sarà visitabile su ingresso libero fino all’11 dicembre presso lo Studio Tommaseo.
Trieste per l’occasione si è trasformata in capitale del design europeo. Ha infatti ospitato i vincitori giunti da Ucraina, Bielorussia ed Estonia.
Designer da 23 Paesi hanno presentato 329 elaborati in risposta all’edizione 2010 del Concorso internazionale ideato da Gillo Dorflese rivolto, con il patrocinio dell’InCE (Iniziativa Centro Europea), a progettisti nati nei 18 paesi dell’Europa centro orientale aderenti all’InCE, nei paesi baltici, in Germania e in Turchia.
Tema dell’ultima competizione l’ideazione di un portafortuna da tasca, utile ad affrontare con ‘positività, coraggioso altruismo e necessaria ironia’ la crisi difficile e plurima che il pianeta e la società stanno vivendo. I tre i premi assegnati sono, con declinazioni e prospettive diverse, degli oggetti da portare ‘per non dimenticare’ nei propri comportamenti quotidiani di agire responsabilmente ed eticamente.
La giuria, presieduta dal Segretariato dell’InCE Cristina Morozzi, ha assegnato il premio BEBA per il più giovane designer selezionato a Ilya Choni, concorrente nato in Ucraina nel 1998. Il suo ‘The All’ è un portafortuna fatto di sassolini avvolti in cotone, spago e juta che ricorda che ognuno è responsabile del proprio destino.
Il premio InCE, istituito nel 2006 per il miglior designer proveniente da un paese InCE non membro dell’Unione Europea e assegnato in Macedonia nel 2006 e in Serbia nel 2008, è stato aggiudicato quest’anno in Bielorussia. L’industrial designer Aliaksei Hur ha progettato ‘REDbook pendants’, una serie di portachiavi che ricordano quotidianamente al possessore la responsabilità personale del degrado ambientale e informano sulle specie animali in pericolo di estinzione.
Il primo premio assoluto, intitolato a Gillo Dorfles, è andato a Marta Kisand per il progetto ‘PaperDoll Brooches’. La designer tessile estone ha proposto di tenere in tasca, per ricordare di dare attenzione a valori e significati ai quali oggi non si pensa quanto si dovrebbe, delle figure di bambole stampate su stoffa imbottita e decorate con i fiori tipici della tradizione tessile del suo paese, ognuno dei quali aveva dei significati precisi di amore o di amicizia o di fiducia.
Assieme ai vincitori, sono stati selezionati per la mostra Matteo Beraldi (Italia), Boris Novachi Bojic (Austria), Giovanni Botticelli (Italia), Ivana Brajdic (Croazia), Carrot Group (Ungheria), Ender Gelgec (Turchia), Ziva Ljubec (Slovenia), Malgorzata Lojko (Polonia), gruppo Knockoutdesign (Poland), Emanuele Magini (Italia), Francesco Magni (Italia), Tommaso Mandorino (Italia), Franz Maurer (Austria), gruppo Oloop Design (Slovenia), Przemyslav Ostaszewski (Polonia), Nadine Podewski (Germania), Laura Pozzar (Italia), Louda Radim (Repubblica Ceca), Dario Santacroce (Italia), Pavel Sidorenko (Estonia), Dorota Skalska e Agnieszka Mazur (Polonia), Radim Slovak (Repubblica Ceca), Claudia Sportelli (Italia), Devid Strussiat (Italia), Zoran Svraka (Croazia), Lenka Trubacova (Repubblica Ceca), Adam Turecek (Repubblica Ceca), Nadia Vedova e Marco Svara (Italia). Ad essi si aggiunge, selezionato tra i fuori concorso Gianfranco Vasselli (Italia).
L’iniziativa è promossa dal Comitato Trieste Contemporanea e dall’Associazione culturale L’Officina con l’adesione della Casa dell’Arte di Trieste. Si avvale del patrocinio dell’ In.C.E., del sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e della Provincia di Trieste.
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