28/12/2010 – Lo scorso 14 dicembre il MAXXI di Roma ha inaugurato una nuova installazione permanente al titolo “Onda parametrica: un esempio di architettura matematica”.
L’opera è progettata dallo studio d’architettura romano Kami Custo & Mantrici e consta di una parete attrezzata con funzione audio-video e di consultazione del nuovo archivio fotografico museale. La struttura è modellata in risposta a dati acustici - ambientali attraverso un insieme di tecnologie avanzate del controllo numerico. Il risultato finale è un elemento solcato da una serie di lamelle orizzontali, simile nella forma a un'onda.
“Il progetto nasce dall’idea di connettere la morfologia dell’oggetto a dati di natura ambientale, per rispondere alla funzione principale della sala: quella audio-visiva. La sfida è quella di creare una parete attrezzata, capace di ottimizzare l’acustica della sala, sulla base di parametri sonori, che definiscono una geometria complessa: l’estetica stessa dell’oggetto deriva dall’analisi matematica del sonoro. Attraverso l’utilizzo di software specifici, è stato possibile associare, in modo matematico, i dati relativi al comportamento delle onde sonore con la forma della parete. L’onda parametrica è quella forma che, più di altre forme, contiene ed assorbe l’urto dell’onda acustica, evitando il fenomeno del riverbero attraverso le sue geometrie, i suoi concavi, i suoi convessi e i suoi elementi frangi suono”, si legge nella relazione di progetto fornita da Studio Kami Custo & Mantrici.
“Il nostro scopo è stato quello di connettere la forma della parete alla principale funzione della sala, per cui essa è pensata, quella audio-visiva. Attraverso l’utilizzo di software specifici, abbiamo studiato i comportamenti delle onde sonore all’interno della stanza; cambiando valori e misure abbiamo ottenuto differenti forme tra concavi e convessi e abbiamo congelato quella che, contenendo più delle altre il fenomeno del ritorno di fase, ottimizzava la qualità audio della sala. La parete è un'onda perché parametrizzata su valori ambientali: sono i dati matematici, relativi allo studio del sonoro, a definire la struttura morfologica della parete, che risulta essere “geneticamente modificabile””, ha spiegato l’arch. Emanuele Mantrici in un’intervista recentemente rilasciata.
“L’onda parametrica nasce dalla nostra volontà di concepire in maniera differente l’oggetto parete. L’idea iniziale del progetto è stata quella di creare qualcosa di organico, che partecipasse attivamente alla funzione dello spazio e collaborasse al “comfort indoor” della sala. L'onda parametrica è un “organismo”, un oggetto sensibile a determinati parametri funzionali (nel nostro caso relativi al sonoro) ed estetici, e non un semplice oggetto inerte, posto al centro della sala – ha proseguito il collega. Emanuele Custo.
La progettazione è avvenuta attraverso i sistemi C.N.C. (Computer Numerical Control), generalmente utilizzati dall’Ingegneria nautica ed aeronautica per ottenere forme molto fluide e sinuose. La tecnologia utilizzata ha permesso l’individuazione dei dati matematici dell'oggetto e la riproduzione di quest’’ultimo in uno stampo tridimensionale di poliuretano, trattato poi con vari materiali, come la vetroresina, la verniciatura a caldo e la finitura superficiale.
“La nostra ricerca ha sicuramente dei punti di contatto con la filosofia progettuale di Zaha Hadid, a partire dalla morfologia e dalla complessità delle forme architettoniche. Il MAXXI è stato sicuramente, per noi, uno stimolo per sperimentare nuove geometrie. Ritengo comunque che lo scopo principale dell’architetto è quello di dare all’uomo un habitat; l’estetica non può essere disgiunta dalla ricerca di funzionalità e dalle condizioni di benessere”, ha dichiarato Emanuele Mantrici.
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