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02/12/2010 – Sarà ultimato entro la fine del 2011 il “grattacielo orizzontale” classe A Cened, progettato dall’architetto Mario Cucinella a Milano nel quartiere Famagosta, in via Santander.
La struttura accoglierà un centro direzionale con oltre mille postazioni di lavoro, 270 posti auto, 80 posti moto interrati e 503 metri quadri di archivi.
“Il progetto tende a ridefinire una identità di luogo nonostante la marginalità urbana, con una piazza interna e percorsi verdi, grazie a una sopraelevazione di 13 metri rispetto al livello della strada 12.000 mq di uffici. La struttura privilegia uno sviluppo in orizzontale anziché verticale ridando vita a un impianto a corte dove si sviluppa un microcosmo di attività, ma consente anche di massimizzare lo sfruttamento dell’energia naturale. La piastra sopraelevata ospita i tre livelli di produttivo-terziario e occupa la quasi totalità del lotto.
L’idea progettuale ha proposto un edificio costituito da 2 stecche convergenti, all’interno delle quali trovano spazio le funzioni richieste. I due blocchi si sviluppano per la totalità dei 3 livelli. Tra un blocco e un altro è stata ricavata una corte verde; questo spazio, alterna i blocchi dell’edificio alla massa verde delle alberature della corte ed accresce la qualità degli ambienti di lavoro” spiegano dal team di Cucinella.
“Dal punto di vista materico l’edificio è concepito come un grande volume con involucro esterno vetrato. Il sistema di facciata prevede una pelle singola sia esternamente che sulle corti interne; la pelle esterna è realizzata con vetrature superperformanti schermate, lungo i lati sud – sudovest, attraverso un tessuto metallico a passo variabile, che abbatte il fattore solare complessivo nella stagione estiva.
L’obiettivo è quello di massimizzare lo sfruttamento dell’energia naturale della luce solare nei periodi invernali e di proteggere gli ambienti interni dal calore eccessivo dei mesi estivi, utilizzando adeguati sistemi di schermatura e specifiche permormance dei pannelli vetrati. Sotto la piastra lo spazio risulterà completamente permeabile e libero e l’utente avrà la possibilità di percorrere gli spazi pedonali intervallati alle aree verdi. Gli elementi di risalita ai livelli superiori saranno garantiti dai 7 corpi scale-ascensori collocati direttamente sotto le due maniche dell’edificio, realizzati in cemento armato. Esternamente saranno rivestiti con contropareti indipendenti tinteggiate in colore grigio scuro.
Il sistema di copertura è indubbiamente uno degli elementi più importanti del progetto, costituendo un vero e proprio basamento su cui installare un adeguato pacchetto fotovoltaico capace di produrre energia sostenibile. Le 2 maniche di produttivo-terziario verranno ricoperte con altrettanti pacchetti fotovoltaici della superficie complessiva di oltre 2.500 metri quadrati. Il progetto prevede una piena integrazione architettonica degli elementi fotovoltaici.
La natura del progetto è tale da rendere il confine tra spazi esterni e spazi interni, al di sotto della piastra, notevolmente labile. La superficie coperta dalla proiezione del volume delle due maniche ricopre infatti buona parte del lotto e lascia spazio fondamentalmente alla corte interna. Sotto la piastra, invece, la superficie è trattata con una pavimentazione minerale lungo i percorsi pedonali e con una semplice sistemazione a prato con alberature nelle superfici verdi delle corti. A differenza della disposizione razionale delle due maniche che individuano la piastra sopraelevata, la sistemazione del livello 0 è caratterizzata da linee spezzate e da leggeri dislivelli che conferiscono a questo spazio un certo grado di movimento e dinamismo – si legge nella relazione fornita dal team.
Il progetto ha come obiettivo la minimizzazione dei consumi energetici e la riduzione delle emissioni di CO2 attraverso l’integrazione di energie rinnovabili, nella maggiore misura possibile. Le strategie bioclimatiche della proposta progettuale a scala urbana mirano a realizzare un complesso che dialoghi con il microclima locale al fine di rispondere agli obiettivi di risparmio energetico e riduzione delle emissioni di CO2, in risposta anche alle norme del D.lgs 311/2006 relativo al risparmio energetico e alla certificazione degli edifici”.
Lo scorso 29 settembre, durante un sopralluogo nella zona di Romolo - Famagosta per illustrare ai cittadini alcune iniziative pubbliche e private previste nell’area, Carlo Masseroli, assessore allo Sviluppo del territorio di Milano, ha commentato: “Questo edificio è una sfida che riceviamo e rilanciamo alla città - ha detto l’assessore Masseroli -. A chi realizza interventi migliorativi dal punto di vista del risparmio energetico su vecchi edifici il nuovo Pgt riconosce il 5% delle volumetrie esistenti, che può essere spostato nella città attraverso il mercato delle volumetrie; mentre per le nuove edificazioni sono previsti livelli minimi da rispettare. Se tutta la città si adeguasse, avremmo una riduzione dell’inquinamento pari a quella prodotta in un anno da un milione di auto”.
“Un edificio di classe ‘A’ - ha spiegato Masseroli - consuma meno di trenta kilowattora all’anno per metroquadro, contro i novanta e più di un edificio standard. Ci sono delle società, le cosiddette ‘esco’, che investendo al posto dei proprietari continuano a pagare la stessa bolletta per qualche anno, in modo che la società possa rientrare delle spese sostenute. Dopodichè, anche la bolletta inizia a scendere. Certo, prima il rischio poteva essere eccessivo. Ora, invece, con gli incentivi volumetrici previsti dal Piano di governo del territorio per chi cambia gli impianti, l’operazione diventa sostenibile anche da un punto di vista economico”.
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Scheda progetto: |
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mario cucinella architects
Parallelo
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