19/01/2011 - Il Ministero della Scienza e dello Sviluppo Tecnologico della Repubblica Serba ha nominato il team dell’architetto austriaco Wolfgang Tschapeller vincitore del concorso internazionale per la progettazione del futuro Centro per la Promozione della Scienza e dello sviluppo urbano dell’area costruendo Parco Scientifico nel Blok 39 di Novi Beograd, in Serbia.
Pianificata a tavolino e costruita nel 1947 sulla riva sinistra del fiume Sava, di fronte alla vecchia Belgrado, Novi Beograd (o Nuova Belgrado) è il più popolato tra i 17 comuni che costituiscono la capitale serba, nonchè il centro più popoloso del Paese. Con quasi 400mila cittadini, oltre 200 grattacieli e 600 edifici residenziali, da molti definito “la Manhattan di Serbia”, il centro urbano è divenuto negli ultimi anni il nuovo polo finanziario della città.
Il Centro per la Promozione della Scienza sorgerà nel cosiddetto Blok 39, area urbana destinata a funzionare come parco scientifico della città, sede di istituti di ricerca, università e imprese produttrici di beni ad alto tasso tecnologico.
“Nel nostro progetto il Centro ha sede in un edificio sopraelevato, distribuito su tre livelli. Posizionato su una delle vie principali di Novi Beograd, esso sarà in primo luogo un simbolo di ottimismo per la città intera. Per il Blok 39 sarà un segno, una copertura e un portico. Inoltre, in quanto edificio progettato per la promozione delle scienze, la struttura sarà connotata da un linguaggio architettonico fortemente tecnologico, ed i suoi principi strutturali verranno mostrati e spiegati ai visitatori. Un ruolo particolare è giocato dalla alla parte inferiore del centro: una suggestiva superficie specchiante, in grado di riflettere i movimenti dei passanti attorno al volume “fluttuante”, spiegano dal team di Wolfgang Tschapeller.
Quanto al piano per lo sviluppo urbano del Parco Scientifico nel Blok 39, “Novi Beograd è una città inventata e pianificata nel corso del ventestimo secolo, con una prospettiva architettonica decisamente modernista- si legge nella relazione di progetto. Per il nuovo piano di sviluppo urbano abbiamo scelto poche semplici soluzioni spaziali, in continuità con i principi del modernismo. In primo luogo, abbiamo pensato a una città sopraelevata, staccata da terra. Solo pilastri ed elementi di circolazione toccheranno il suolo. Immaginiamo una città galleggiante, con gli edifici posati su pilotis, ed il suolo lasciato completamente libero da qualsiasi costruzione.
L'intero sito dev’essere aperto e accessibile a tutti. Gli edifici non bloccano la visione e il movimento. Il terreno è piantumato con una moltitudine di specie vegetali, piante esotiche e locali, corsi d’acqua, percorsi ciclabili e itinerari per lo jogging. La segregazione funzionale del movimento modernista è sostituita dalla complessità della simultaneità. Una piastra sotterranea accoglie parcheggio e funzioni di servizio. Il 65% del sito sarà verde”.
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