01/03/2011 - Gli architetti dello studio valenciano Fran Silvestre Arquitectos, Fran Silvestre e Mª José Sáez, l’hanno denominata “Casa en la ladera de un castillo”. Si tratta di un edificio che sorge in un paesaggio di singolare bellezza, spuntando dal fianco di una montagna, sormontata da un castello, fra un gran numero di abitazioni che tramite un sistema di aggregazione e giustapposizione di elementi elementari ha generato nel tempo un tessuto bianco che si è adattato alla topografia del luogo.
L’obiettivo di Fran Silvestre Arquitectos è stato quello di integrare il progetto nel contesto, rispettando i materiali e le strategie autoctone di adattamento all'ambiente, prendendo le distanze dalla mimesi che avrebbe condotto a storicismi fuorvianti e mettendo in evidenza il periodo costruttivo soddisfacendo le richieste dei "nuovo residenti".
In questo modo la casa è concepita come un elemento, costruito in calce bianca, poggiato sul terreno e quasi fuso con il dislivello.
Lo spazio interno si articola intorno al vuoto in cui si trova il nucleo di comunicazione, disposto parallelamente al taglio della montagna, ma senza entrarvi in contatto. Al piano terra vi sono il garage e la cantina e al di sopra un volume di due piani con quattro camere. Due di queste, le stanze da letto, a un livello intermedio, sono aperte verso la strada privata, le altre due al piano superiore si affacciano verso la Valle di Ayora. Una di queste due ultime stanze, lo studio, si apre a sua volta sulla doppia altezza centrale, incorporandola nel proprio spazio.
Dall’altra parte di questa sorta di cavedio, sulla montagna, vi è la zona giorno che si affaccia sul giardino illuminato dalla luce riflessa sul versante sud del castello.
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