12/04/2011 – É il progetto del Neues Museum di Berlino, realizzato da Sir David Chipperfield, il vincitore del Premio Mies van der Rohe 2011. La "menzione speciale per architetti emergenti" è stata invece attribuita a Ramon Bosch e a Bet Capdeferro per Casa Collage a Girona, Spagna.
Nato nel 1987 e cofinanziato dal Programma Cultura dell'Unione europea e dalla Fondazione Mies van der Rohe, il premio biennale ammonta a 60mila euro ed è dedicato all'eccellenza dell'architettura contemporanea e al suo contributo rispetto all'affermazione di nuove idee e tecnologie nello sviluppo urbano. Nello specifico, concorrono alla vittoria del riconoscimento le migliori opere d’architettura realizzate nel biennio precedente a quello del premiazione. Le opere candidate sono segnalate da esperti indipendenti di tutta Europa, dagli organismi membri del Consiglio degli architetti d'Europa, da associazioni nazionali di architetti e dal comitato consultivo del premio.
“La ricostruzione del Neues Museum è un risultato straordinario. Raramente architetti e committenza sono stati in grado di sviluppare un lavoro di tale valore storico e complessità; l’intervento riguardava sia la conservazione di un vecchio edificio che la realizzazione di uno nuovo. Il progetto solleva e affronta diverse questioni d'ordine estetico, etico e tecnico. È una dimostrazione esemplare di ciò che la collaborazione può realizzare nel contesto della prassi architettonica europea d'oggi”, ha commentato Mohsen Mostafavi, presidente della giuria.
Costruito tra il 1841 ed il 1859 su progetto commissionato dal re prussiano Federico Guglielmo IV all’architetto Friedrich August Stüler, il Neues Museum fu gravemente danneggiato dai bombardamenti che colpirono Berlino durante la Seconda guerra mondiale. Terminato il conflitto, il museo fu lasciato in rovina e abbandonato al suo destino di deterioramento. L’intera ala Nord-Ovest e quella Sud-Est del museo non esistevano più, mentre l’imponente scalinata progettata da Stüler risultava fortemente danneggiata. Nel 1997 lo studio David Chipperfiled Architects, in collaborazione con Julien Harrap Architects, vinceva il concorso internazionale di progettazione per la ricostruzione del museo.
“L’obiettivo principale del progetto – spiegano dallo studio David Chipperfield Architects – è consistito nel ricomporre il volume originario recuperando le parti della struttura che hanno resistito ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. La sequenza originaria delle diverse stanze è stata ricostruita con l’annessione di spazi di nuova costruzione che si sviluppano in continuità con la struttura esistente”.
“Il recupero archeologico segue i principi dettati dalla Carta di Venezia, rispettando i diversi stati di conservazione dell’edificio storico. La ricostruzione delle parti dell’edificio definitivamente perse è stata realizzata senza pretesa alcuna di competere con le parti superstiti in termini di luminosità e superficie. Il recupero dell’esistente è stato guidato dall’idea che la struttura originale dovesse essere valorizzata nel suo contesto spaziale e nella sua materialità originale – il nuovo riflette ciò che è andato in rovina senza tuttavia imitarlo”.
Le stanze di nuova costruzione sono state realizzate con grandi elementi prefabbricati in cemento ottenuti con una gettata di granulati di marmo della Sassonia mischiati a cemento bianco. Elementi con cui è stata ricostruita anche la parte danneggiata della scalinata, accolta nella maestosa sala della quale è stato possibile ripristinare il rivestimento in mattoni, ma che appare tuttavia priva dei decori originali.
Oltre al progetto vincitore, nella shortlist del premio c’erano il MAXXI-Roma di Zaha Hadid Architects; lo Youth Thearther Bronks (Bruxelles, Belgio), di MDMA – Martine De Maeseneer Architecten / Martine De Maeseneer, Dirk Van den Brande; la Sala concerti della radio danese (Copenaghen, Danimarca) dell’Atelier Jean Nouvel; il Museo dell'Acropoli (Atene, Grecia) di Bernard Tschumi Architects ed il Centro di riabilitazione Groot Klimmendaal (Arnhem, Paesi Bassi) di Koen van Velsen.
“Alla luce dell’elevata qualità di tutti i progetti finalisti, per la giuria prendere una decisione non è stato semplice. Il Neues Museum di David Chipperfield è un'importante attestazione di come un intervento architettonico contemporaneo possa contribuire a rifunzionalizzare un’architettura del passato migliorandone le qualità e inserendo nuovi elementi architettonici di eccellente qualità progettuale, restituendo l'edificio alle sue finalità museali”, ha dichiarato Lluís Hortet, direttore della Fondazione Mies van der Rohe.
La "menzione speciale per architetti emergenti" è stata invece attribuita a Ramon Bosch e a Bet Capdeferro per Casa Collage a Girona, Spagna.
"Faccio le mie congratulazioni ai vincitori in quanto autori di due edifici eccezionali. Il Neues Museum unisce il passato e il presente in una spettacolare fusione di architettura contemporanea, restauro e arte. La casa Collage a Girona è un altro notevole esempio di restauro che associa antico e nuovo in un ‘tutto’ armonioso", ha commentato Androulla Vassiliou, Commissario europeo responsabile per l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù.
La cerimonia di premiazione si svolgerà il 20 giugno nel padiglione Mies van der Rohe a Barcellona.
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