18/04/2011 - Una casa che produce sei volte l’energia che consuma, che può essere realizzata in due giorni e montata in otto, che è in grado di rispondere persino all’emergenza di un post terremoto o ai drammatici problemi di un’ondata di migranti in fuga da un conflitto. Una casa adatta soprattutto al caldo, pensata e realizzata per resistere al cambiamento climatico, perfetta per una struttura di turismo sostenibile. Una casa progettata in modo che le pareti potranno essere realizzate con materiali locali, per adattarsi a tutti i paesaggi. Infine, una casa che consuma un quarto dell’energia usata nelle abitazioni tradizionali.
È MED in Italy, il progetto che un team composto da docenti e studenti dell’Università di Roma TRE in partenariato con il Laboratorio di disegno industriale della Sapienza porterà a Solar Decathlon, la gara internazionale ideata dal Dipartimento Energia degli Stati Uniti, una vera e propria Olimpiade dell’architettura green.
È stato presentato lo scorso 11 aprile a Roma, alla Sala Stampa Estera, assieme al plastico dell’abitazione che verrà progettata nei minimi particolari e spedita a Madrid dopo più di un anno di ulteriore lavoro. Nella capitale spagnola, nel settembre 2012, MED in Italy parteciperà a una vera e propria gara tra prototipi abitativi assieme ad altre 19 case provenienti da 14 paesi: Brasile, Cina, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Gran Bretagna, Giappone, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Ungheria.
È la prima volta in 12 anni, a partire dalla prima edizione di Solar decathlon nel 1999, che un team italiano viene ammesso alla competizione mondiale dell’architettura sostenibile. Per vincere la palma di edificio più verde dell’anno dovrà superare dieci prove (decathlon, appunto, come nelle vere Olimpiadi): la sfida si snoda lungo i percorsi dell’architettura, della capacità costruttiva, dell’efficienza, del bilancio energetico, del comfort, della funzionalità, della comunicazione, della produzione e fattibilità economica, dell’innovazione, della sostenibilità. Per ognuna delle ‘gare’ i prototipi riceveranno un punteggio da una giuria internazionale (fino a un massimo che, a seconda dei settori, arriverà a 80 o 120 punti).
“In realtà, la vera vittoria è già nell’essere stati scelti fra le centinaia di progetti presentati: quest’ammissione dà diritto a un premio che ha permesso l'avvio del progetto per il prototipo”, spiega la Team leader di MED in Italy, l’architetto Chiara Tonelli. “È sostanzialmente la prima volta – aggiunge - che una casa bioclimatica viene progettata con maggiore attenzione all’isolamento dal caldo piuttosto che a quello dal freddo. L’architettura verde ha avuto negli ultimi decenni caratteristiche più nordiche che meridionali, ma noi mediterranei abbiamo una tradizione antichissima, che abbiamo recuperato e reinterpretato nella progettazione. Così la nostra casa resterà isolata dall’esterno nelle ore più calde e si aprirà quando il sole cala, mentre uno spazio aperto a patio funzionerà da zona di raffrescamento. L’amplissimo bagaglio di conoscenze tradizionali della regione mediterranea verrà declinato in un’architettura contemporanea e bella a vedersi. Inoltre sarà coniugato a tutte le tecnologie a basso consumo energetico e all’utilizzo del solare fotovoltaico: MED in Italy produrrà più energia di quanta ne consumi”.
Il progetto della casa Med in Italy
La casa Med in Italy affonda le sue radici nella tradizione del sud del Mediterraneo e nella sua cultura materiale, in un rapporto dialettico con la contemporaneità.
Il clima di riferimento è quello caldo temperato della penisola italiana, dove la difesa dal caldo assume pari importanza rispetto alla difesa dal freddo, ed in molti casi maggiore. Ciò anche in considerazione del progressivo riscaldamento globale, che porterà sempre più paesi del mondo a dover fronteggiare questa problematica.
Le strategie base per la difesa dal caldo prevedono la protezione dall’irraggiamento solare, l’accumulo inerziale del calore e la sua dissipazione sfruttando l’alternanza di temperature tra il giorno e la notte. Tali necessità combinate di raffrescamento estivo e riscaldamento invernale implicano una configurazione variabile e una logica gestionale per adattare l’edificio alle diverse sollecitazioni, in particolare in estate quando durante il giorno l’edificio deve essere chiuso allo scambio con l’esterno, mentre nelle ore notturne deve essere aperto per favorire le operazioni di ventilazione.
A tale scopo è stato concepito un sistema-involucro che:
• funziona come ammortizzatore climatico per ridurre la dispersione di energia,
• favorisce il guadagno energetico attraverso l’impiego di impianti PV;
• è abitabile grazie a buffer zones intermedie;
• è in grado di modificare il suo assetto per adattarsi alle sollecitazioni climatiche stagionali e giornaliere.
Tale comportamento lo rende un organismo “vivo”, principalmente organizzato in due parti:
• una parte interna in legno che funziona da struttura portante, dotata di massa (sabbie reperite in loco) a diretto contatto con lo spazio interno. La massa consente di accumulare calore durante il giorno, funzionando come volano termico sia d’inverno che d’estate. In estate, in particolare, preservando la temperatura media radiante procura una vera sensazione di freschezza, diversa per qualità da quella che produce il raffreddamento dell’aria prodotto con impianti di condizionamento;
• una parte esterna, che permette di isolare l’edificio dal freddo invernale e dall’irraggiamento estivo e viene separata tramite un film d’aria ferma dall’involucro interno. Anche nei climi caldi, infatti, la realizzazione di una efficiente barriera di isolamento è il migliore sistema da utilizzare per garantire l’efficienza dell’involucro. La tipologia di posa prescelta a cappotto esterno realizza una barriera continua di protezione termica eliminando i ponti termici. Essa è costituita da casseforme intrecciate di materiali rinnovabili, controventate da strutture in legno, e riempite di materiale isolante (isolanti piroclastici reperiti in loco). L’intreccio, rendendo trasparente il “contenitore”, lascia intravedere il materiale di riempimento, inserendo cromaticamente l’edificio nel contesto di realizzazione. Questo secondo involucro riveste le chiusure verticali opache e la copertura.
Nell’intercapedine d’aria tra la parte dell’involucro isolante e la parte massiva, nei periodi caldi, viene attivata la ventilazione per raffrescare la massa portando all’esterno il calore accumulato durante il giorno e impedendone il rilascio all’interno durante le ore notturne, come invece accade in inverno.
Ma non sono solo le performance energetiche ed ambientali a costituire gli asset con cui il team italiano si presenterà al Solar Decathlon Europe (la competizione si svolge ad anni alternati negli Stati Uniti e in Europa, e dal 2013 anche in Cina). Nelle strettissime regole di gara, ad avere peso rilevante sono la piacevolezza delle linee architettoniche, la facilità di costruzione e la replicabilità, ma anche la gradevolezza dell’abitare: tra le prove, ad esempio, sono previste tre cene che i team partecipanti dovranno preparare e offrire agli altri concorrenti, da cui saranno giudicati. Così, anche la capacità di comunicazione sarà valutata nelle prove: questo comunicato stampa sarà visionato dalla giuria internazionale, assieme ai servizi prodotti a seguito di questa conferenza stampa.
“MED in Italy veicola di fatto anche uno stile di vita”, spiega Carlo Alberto Pratesi, Sponsorship manager del team. “La famosa dieta mediterranea non consiste solo nel cibo che viene servito. Da noi non si apre il frigorifero per prendere, quando capita, un alimento precotto da ingoiare in piedi o di fronte alla televisione: si mangia in una certa fascia oraria, tutti assieme, chiacchierando. E questo fa bene alla salute almeno quanto l’uso di verdure e cereali che caratterizza i nostri piatti. La casa sarà quindi un vero e proprio manifesto del Mediterranean way of life”.
Il progetto della casa mediterranea ha ricevuto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e il patrocinio della provincia di Roma.
Partner istituzionale, l'Agenzia Casaclima.
Sponsor tecnici e professionali: Massimo Catalani, Pasquinelli spa e Rubner Haus AG.
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