22/04/2011 – “Sono un professionista dell’architettura e un amante del design. A volte mi chiedono di disegnare oggetti, tavoli, divani o letti. Lo faccio, ma il mio approccio è diverso da quello dei giovani designer, più legati alla ricerca delle tendenze del momento. Probabilmente io sono più noioso come designer perché sono un architetto”. È così che Jean Nouvel, intervistato dalla redazione di Archiportale durante il Salone del Mobile di Milano, inaugura la conversazione. Sede dell’incontro è stato lo stand di Pallucco, per cui il noto architetto francese ha disegnato la nuova lampada Micro Telescopic.
“Quando Pallucco ha chiesto la mia collaborazione per un nuovo oggetto, ho spiegato che molto spesso gli oggetti che disegno sono una conseguenza del mio lavoro in architettura. Ho infatti detto loro: “forse ho già qualcosa per voi”, perché per Martell Cognac ho progettato una grande scultura luminosa pensata pernight club, bar o alberghi.
Approfondendo il mio studio su questa speciale scultura, ho scoperto che avrei potuto ottenere una luce più intensa all’interno di un volume molto più piccolo, con un sistema a LED piuttosto che alogeno. Siamo quindi riusciti ad ottenere la corretta luce per l’illuminazione di un tavolo ma anche un cono di luce più ampio. È nata così la lampada Micro Telescopic, un “sistema telescopico” che consente, a seconda delle esigenze, di avere luce diretta oppure diffusa. Potremmo per questo definirla una sorta di abatjour concentrata”.
Peculiarità della lampada telescopica a led disegnata da Nouvel è infatti la notevole capacità di estensione: il meccanismo di apertura ne consente lo sviluppo fino a due metri e venti. Si può liberamente scegliere il livello di estensione della lampada, scoprendo sempre nuove atmosfere di luce che possono essere prodotte variando le diverse altezze.
Richiusa su se stessa, Micro Telescopic si dematerializza fino ad apparire quasi come una piccola torcia ma, una volta allungata, è in grado di creare vere e proprie scenografie luminose. Può essere fissata a soffitto, da sola o in gruppo, oppure posata per terra, generando una successione di colonne più o meno alte.
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