18/04/2011 - Architetto, artigiano e falegname, progettista di interni e di mobili, ma anche docente, sapiente allestitore di mostre e progettista di spazi espositivi, anticipatore di molti sviluppi dell’architettura attuale e dell’idea contemporanea di democratic design, che sposa la qualità alla produzione di massa. A Gerrit Rietveld (Utrecht 1888 – 1964) e al suo universo il MAXXI Architettura dedica la prima retrospettiva monografica in Italia, fino al al 10 luglio 2011, coprodotta dal MAXXI con il Central Museum Utecht e NAi Rotterdam, a cura di Maristella Casciato, Domitilla Dardi e Ida van Zijl.
La mostra - con oltre 100 opere di architettura e design per un totale di circa 400 pezzi tra disegni, foto, modelli – ripercorre a 360 gradi l’attività del maestro olandese: dai suoi rapporti con gli artisti del gruppo De Stijl (Theo van Doesburg, Piet Mondrian, J.J.P. Oud) e con i protagonisti dell’avanguardia modernista (Le Corbusier, Gropius, Mies van der Rohe, Frank Lloyd Wright) fino agli influssi sull’architettura e il design contemporanei (da Alessandro Mendini a Ettore Sottsass a Maarten Baas).
Tra le opere in mostra, alcuni classici di Rietveld: Casa Schröder a Utrecht del 1924, la sua prima opera di architettura in mattoni e legno, che sembra la trasposizione plastica di un quadro di Mondrian (dal 2000 nella World Heritage List dell’Unseco); le sedie Rosso-Blu e Zig-Zag, icone del movimento moderno; il Padiglione Olandese alla Biennale di Venezia del 1953-54, esempio di integrazione tra spazio espositivo e opera d’arte.
E poi il confronto con il suo tempo e i colleghi, che Rietveld ha sempre mantenuto vitale e continuo. In mostra, per esempio, il disegno della casa Farnsworth di Mies van der Rohe (Chicago, 1951), dalla collezione del MoMA o quelli delle case al quartiere Weissenhof di Stoccarda di Le Corbusier (1927), dalla Fondation Le Corbusier di Parigi.
Infine, il rapporto di Rietveld con il XXI secolo, che irrompe dalle quattordici interviste ai progettisti contemporanei trasmesse in loop nello spazio di mostra (tra cui Gae Aulenti, Andrea Branzi, Vittorio Gregotti, Enzo Mari) e nelle loro opere esposte, come la reinterpretazione della Zig-Zag di Alessandro Mendini o la sedia Smoke di Maarten Baas, rivisitazione della Rosso-Blu.
Il percorso espositivo è inoltre arricchito dall’installazione del Laboratorio Rietveld, a cura del Dipartimento Educazione del MAXXI: uno spazio esterno progettato dagli scandinavi Rintala Eggerstsson Architects - in perfetto spirito rietveldiano all’insegna dell’essenzialità - in cui i visitatori possono sperimentare la costruzione di alcuni mobili di Rietveld.
Un nuovo servizio: il Centro Archivi del MAXXI Architettura
Il 14 aprile ha aperto il Centro Archivi, il pubblico può consultare direttamente le collezioni del XX e XXI secolo del MAXXI Architettura. Nella grande sala studio, dal design innovativo di Zaha Hadid, è presente l’acquisizione più recente, l’opera di Superstudio con 20 collage, litografie e disegni autografi in mostra con il titolo SUPERSTUDIO. Nuove acquisizioni.
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