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I vincitori del concorso internazionale 'Changing the Face'
Nuova facciata per il cinema Pushkinsky di Mosca
Autore: rossella calabrese
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 20/06/2011 – Mosca: è volto al termine il concorso internazionale di architettura Changing the Face”, bandito da DuPont, in collaborazione con Unione degli Architetti Russi, YEM Building Information Center, Royal Institute of British Architects. Il contest di idee aveva come obiettivo ridisegnare la facciata del famoso Cinema Pushkinsky, situato nella piazza Pushkin, una delle zone più note della capitale russa.
 
L’unica condizione fissata dagli organizzatori era l’uso di almeno uno tra i materiali di DuPont: DuPont™ Corian®, tecno-superficie ad alte prestazioni per rivestimenti esterni; DuPont™SentryGlas® e DuPont™ SentryGlas® Expressions, interstrati per vetri stratificati strutturali e decorativi; DuPont™ Tyvek®, membrane avanzate per involucri edilizi; DuPont™ Alesta®, vernici architettoniche; DuPont™ Teflon®, tessuti architettonici e film protettivi per superfici per rivestimenti decorativi. Le tre proposte vincitrici sono state selezionate tra 512 progetti presentati da 1002 architetti provenienti da 62 nazioni.
 
Il primo premio, pari a 10mila euro è andato a “Frozen in Time”, progetto di Juan Andres Diaz Parra (Colombia). Al secondo posto si è classificato “Moving Light Palace”, progetto di Adrian Reinbroth, Franziska Boettcher e Jenny Grossman (Germania) con un premio paria 5mila euro, mentre alla proposta “The Pushkinsky Jewel”, firamta da Joseph Sung (Corea del Sud) è andato il terzo premio, corrispondente a 3mila euro.
 
Tutti i progetti sono stati valutati da una giuria internazionale che comprendeva: Andrey V. Bokov, Direttore dell’Unione degli Architetti Russi; Sergey A. Skuratov, di Sergey Skuratov Architects; Aleksey Uchitel, regista; Kerem Erginoğlu, di Erginoğlu&Çalışlar Architects; Corrado Tibaldi, architetto di DuPont Building Innovations; Bryan Avery, architetto " Avery Associates"; Matthias Hollwich, architetto vincitore di “Changing the Face” nel 2010; Marc Kushner, architetto vincitore di “Changing the Face” nel 2010.
 
Primo premio: “Frozen in Time”, progetto di Juan Andres Diaz Parra

Materiale di DuPont utilizzato: tecno-superficie DuPont™ Corian®.
 
“Frozen in Time” bilancia più di tutti il rispetto per l’eredità formale dell’edificio con la sperimentazione futuristica, creando un generatore urbano travestito da fenomeno naturale. “Frozen in Time” rispetta la componente urbana più marcata del teatro, un solido platonico che si ritrae per svelare una grandioso ingresso, e vi infonde nuova vita con un’audace ridefinizione di “facciata”.
 
Il progetto fa esplodere l’edificio verso l’esterno e molto più in là della definizione tradizionale di muro. La struttura diventa una forza della natura, per goderne come una fontana o un parco, bella da lontano e abitabile da vicino. Man mano che le stagioni cambiano e l’edificio passa da un paesaggio ghiacciato alle nuvole estive, l’edificio trasforma la città stessa in uno spazio dove viene messo in scena uno spettacolo di cui il Teatro Pushkinsky è la “stella”.
 
“Frozen in Time” trae ispirazione dalla poesia “Mattino d’inverno” di Alexander Pushkin, che celebra il modo in cui il tonificante inverno russo può trasfigurare il paesaggio e creare possibilità. Gli elementi della facciata disperdono l’acqua che in estate diventa fresca foschia e in inverno gela in una nuova facciata di ghiaccio che avvolge l’edificio. In questo modo il freddo penetrante, che spesso isola le persone, crea in realtà uno spazio per l’interazione sociale e un nuovo punto di riferimento.
 
La tecno-superficie DuPont™ Corian® è stata utilizzata per la “pelle” dell’edificio, all’interno di un innovativo concetto poetico: centinaia di elementi, ciascuno realizzato con una struttura metallica e una sfera in DuPont™ Corian®, diventano come stalattiti in inverno a causa delle basse temperature, mentre in estate diffondono acqua creando una nebbiolina che modifica l’ambiente esterno della costruzione, offrendo di notte un’atmosfera ancora più affascinante.
 
Secondo premio: “Moving Light Palace”, progetto di Adrian Reinbroth, Franziska Boettcher e Jenny Grossman (Germania)

Materiali di DuPont utilizzati: DuPont™ SentryGlas®, interstrato per vetri stratificati di sicurezza e DuPont™ Teflon®, rivestimento protettivo per superfici.
 
“Moving Light Palace” integra il cinema Pushkinsky con la piazza Pushkin che la circonda. Cavi elettroluminescenti avvolgono il teatro e arrivano fino al parco e alla piazza circostante. Nel corso della
giornata questi fasci luminosi mutano per adattarsi all’ambiente, nelle ore diurne appaiono traslucenti e
riflettenti come vetri ombreggiati, di notte, quando il teatro è pieno di spettatori, si illuminano e rendono
l’edificio simile a un faro che illumina la piazza.
 
Adrian Reinbroth, Franziska Boettcher e Jenny Grossman commentano, “I cavi luminosi elettroluminescenti sono rivestiti con DuPont™ Teflon® per impedire che si aggroviglino e permettere ai cavi di muoversi liberamente, poichè DuPont™ Teflon® è un materiale con uno dei più bassi coefficienti di frizione. Inoltre, la sua durabilità è più elevata di altri rivestimenti esterni per cavi luminosi in PVC. Le tecnologie elettroluminescenti hanno un basso consumo di energia rispetto ad altre tecnologie di illuminazione: la trasformazione dell’energia generata dai cavi in movimento con piezocristalli fornisce l’energia che i cavi luminosi consumano quando sono illuminati. La loro luminosità appare identica da ogni punto di vista, perchè la luce elettroluminescente non è direzionale, ma omogenea e ben percepita anche da lontano. La vetrata frontale color oro ramato è realizzata in vetro float con l‘interstrato DuPont™ SentryGlas® e una lastra di vetro float rivestito in metallo.  Il rivestimento dorato con un elevato potere riflettente contribuisce a trattenere il calore e può ridurre i costi per il riscaldamento fino al 40%, pur non avendo costi di produzione.”
 
 
Terzo premio: “The Pushkinsky Jewel”, progetto di Joseph Sung (Corea del Sud)

Materiali di DuPont utilizzati: DuPont™ SentryGlas®, interstrato per vetri stratificati di sicurezza.
 
Questo progetto racchiude il teatro Pushkinsky in una preziosa scatola “da gioielli” in vetro. Il design estende l’impronta del teatro all’interno di un elegante volume e permette a molte funzioni del tipico foyer di aprirsi fino allo spazio della galleria che circonda il teatro originale. Questa galleria rimanda all’esterno l’esperienza sociale del teatro, ne approfondisce la connessione al luogo ed estende il suo ruolo nella vita della piazza Pushkin.
 
Joseph Sung commenta, “La grande passeggiata intorno alla galleria di ”The Pushkinsky Jewel” unisce direttamente il cinema al tessuto urbano che ha nella piazza il suo punto di riferimento, consentendo alla città di Mosca di poter scrivere le sue visioni. Il legame visivo tra il cinema Pushkinsky e la piazza Pushkin viene ottenuto grazie alle pareti/soffitti in vetro realizzati con l’interstrato strutturale DuPont™
SentryGlas®. Chiudendo lo spazio della balconata attualmente a vista, i visitatori possono godere di una vista mozzafiato sulla piazza, sul piccolo parco storico circostante e sul monumento, con qualsiasi clima e temperatura.
 
L’interstrato strutturale DuPont™ SentryGlas® è stato scelto, tra gli altri, per la capacità di proteggere contro vento, intemperie e urti. Utilizzando un vetro con rivestimento a basse emissioni, aumentiamo l’efficienza energetica complessiva dell’edificio – si contribuisce a progettare un isolamento termico più efficace e a controllare la trasmittanza dei raggi UV. DuPont™ SentryGlas® offre durabilità a lungo
termine anche quando i bordi sono esposti alle intemperie, è meno suscettibile all’infiltrazione di umidità, non si appanna neanche dopo anni di servizio, ed è stato pertanto la nostra scelta ideale”.
 
L’esposizione dei progetti vincitori avrà luogo a Mosca presso la sede di Central House of Architects, dall‘8 al 19 giugno 2011.

  Scheda progetto: Frozen in Time
Juan Andres Diaz Par
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Juan Andres Diaz Par
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  Scheda progetto: Moving Light Palace
Franziska Boettcher
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Franziska Boettcher
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  Scheda progetto: The Pushkinsky Jewel
Joseph Sung
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Joseph Sung
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