20/06/2011 – “Una casa ‘fresca’, fuori dei parametri standard del comfort; una casa che necessita di una manutenzione minima e, se possibile, a basso costo; una casa flessibile nel numero di utenti, nell’utilizzo e nella configurazione; una casa che possa essere completamente aperta verso l'esterno o possa chiudersi e ‘concentrasi’ su se stessa. Una casa al mare edificata in un angolo del mondo”. È questa la casa TDA, progettata da Cadaval & Sola-Morales a Puerto Escondido (Messico), realizzata interamente in cemento armato per le sue caratteristiche di resistenza alle condizioni estreme.
La sezione della casa, con i suoi aggetti pronunciati, cerca di adattarsi alle specifiche condizioni del sito. Sono definiti tre elementi per tre diverse condizioni: un corpo-torre, che, alla “ricerca del mare”, rompe la sua opacità in punti specifici fino ad una completa apertura in quella dimensione dove nulla può impedire la vista del Pacifico messicano; un secondo corpo, la zona notte, sospeso sull'acqua e sui fiori del giardino; un terzo elemento, costruito con l’intenzione di renderlo centrale, grande, alto, freddo, distributore delle varie attività che si svolgono in casa. Sono questi tre elementi che si fondono in un unico volume; un oggetto, definito dagli stessi architetti, “di scala confusa e trama rugosa”.
È, però, lo spazio esterno costruito, al di sotto del grande volume aggettante, lo spazio più importante della casa, il tema centrale del suo utilizzo. Questo grande spazio ha le caratteristiche di uno spazio interno che sfrutta le possibilità di un ambiente su misura: da un lato è collegato al grande nucleo centrale della casa e dall’altro si nutre della luce naturale, dell'acqua, dell'aria e della possibilità di essere vicino alla lussureggiante vegetazione tropicale e ai colori che contrastano con la neutralità del calcestruzzo. In tutto questo, delle amache sospese “rafforzano” la solidità della struttura e la leggerezza dell’abitarla.
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