25/07/2011 – Non più meri spazi per la catalogazione e la consultazione di libri, ma luoghi d’incontro, socializzazione e, perché no, di relax: sono le biblioteche del ventunesimo secolo. Un esempio significativo di questa nuova politica architettonica, culturale e gestionale è la Umimirai Library di Kanazawa (Giappone), progettata da Kazumi Kudo + Hiroshi Horiba Architects e Coelacanth K&H Architects.
“Uno spazio piacevole e confortevole per sperimentare la gioia della lettura, circondati da un tesoro fatto di libri”: con queste parole gli autori del progetto hanno definito l’opera. “Volevamo creare una certa atmosfera per la lettura, progeguono gli architetti. Un esempio positivo di tale tipo di spazio è l’antica Bibliotheque Nationale (Biblioteca Nazionale) di Parigi, progettata da Henri Labrouste, un capolavoro realizzato utilizzando le più avanzate tecnologie costruttive in acciaio del 19esimo secolo. L'edificio è connotato da un rapporto continuo tra libri ed esseri umani, che muta e si evolve, che trascende il tempo e la storia”.
La Umimirai Library, composta da un’unica sala, silenziosa e tranquilla, simile a un bosco, pieno di luce soffusa, consta di un unico spazio, ampio 45 m x 45 m, alto circa 12 m, protetto da una pelle punzonata, sostenuto da 25 pilastri.
Tutta la superficie della facciata esterna è segnata da circa 6.000 piccole aperture (ampie 200, 250 e 300 mm) che permettono alla luce naturale di illuminare morbidamente e uniformemente l'edificio. Un sistema di riscaldamento e raffreddamento a pavimento radiante e le grandi aperture sul tetto dell’edificio creano le giuste condizioni climatiche per vivere piacevolmente la struttura durante tutti i mesi dell’anno.
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