13/03/2013 - La prima mostra in Italia che raccoglie ben 52 disegni originali relativi a otto progetti a firma di Daniel Libeskind è aperta al pubblico fino al prossimo 30 aprile presso la Ermanno Tedeschi Gallery di Roma. La mostra, dal titolo “Never Say the Eye is Rigid: Architectural Drawings of Daniel Libeskind”, è un progetto nato dalla collaborazione fra Ermanno Tedeschi e l’azienda Mapei.
L’iniziativa riunisce una molteplicità di stili e di tecniche del disegno, che spaziano dagli acquarelli a colori agli schizzi a mano libera, accomunati dalla tensione emotiva dell’autore che si cela dietro ciascun progetto, costituendo l'antefatto al processo creativo, sia che si tratti del Museo Ebraico di Berlino, sia che si faccia riferimento al Masterplan del World Trade Center di New York, presso Ground Zero.
Come lo stesso Libeskind spiega nel 2004 in occasione del suo memoriale “Breakind Ground: Adventures in Life and Architecture”, il disegno è protagonista assoluto del suo approccio progettuale:
“L’atto fisico di disegnare con una mano è una parte importantissima del processo architettonico. Un architetto ha bisogno di sapere come disegnare, senza una connessione tra occhio, mano e mente, il disegno dell’edificio perderebbe l’anima umana che lo caratterizza e diventerebbe esercizio astratto. Sostengo inoltre che solo disegnando, gli architetti raggiungono i cosiddetti momenti Proustiani, quegli istanti in cui accidentalmente inciampano in pietre della mente, innescando ricordi che magicamente sbloccano quelle visioni che conducono alla vera arte”.
Alla rassegna di Roma seguiranno le mostre negli spazi di Milano e di Torino della Ermanno Tedeschi Gallery: l'iniziativa definisce un vero e proprio “tour” espositivo in Italia e non solo, che passerà anche da Tel Aviv, per poi ritornare a New York per una mostra complessiva.
Per Ermanno Tedeschi: “La visione di Daniel è davvero convincente. Con questa mostra, il pubblico avrà la rara possibilità di ammirare i lavori di questo incredibile artista da un punto di vista completamente nuovo”.
Il contributo di Mapei nella realizzazione della mostra si deve al lungo rapporto di collaborazione fra il brand italiano e l’archistar polacco. Mapei non soltanto ha fornito i prodotti per la preparazione dei sottofondi e per la posa di pavimenti in gomma e tessili del Museo di Storia Militare di Dresda, ma i prodotti Mapei sono stati impiegati anche per il progetto Residenze City Life, in particolare per i getti di calcestruzzo e la posa di parquet e di ceramica per pavimenti e rivestimenti.
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