16/09/2013 – Recentemente la produzione di progetti di social housing in Francia è cresciuta in maniera evidente, presentando un ventaglio di proposte architettoniche e riflessioni su nuove strategie per rispondere all'esigenza abitativa di medio/grandi centri abitati.
Dopo il boom nel 2000 delle periferie di Madrid e Barcellona, che hanno focalizzato sulla Spagna il dibattito sulla realizzazione di edilizia popolare a basso costo, ora la palla passa alla Francia.
Abbiamo selezionato tre progetti che nell'ultimo anno si sono distinti ed hanno risolto in maniera sapiente, problematiche che vanno dalla sostenibilità al recupero di quartieri periferici dimenticati.
49 Social Housing Estates di Broissand architects è l'ambizioso piano del Sindaco di Montlouis sur Loire per realizzare uno studio per costruire nuovi centri urbani nella Zone d’Aménagement Concertée (ZAC) in questa cittadina di 12.000 abitanti.
L'intervento di social housing è caratterizzato da tre blocchi nella quale la differenziazione formale delle facciate ha rappresentato l'elemento chiave per scongiurare il rischio di realizzare un volume monolitico.
“L'eco district di Friburgo in Germania è stato il più emblematico e persuasivo esempio che ha influenzato il nostro lavoro e con il quale abbiamo cercato di ricreare un legame. La relazione tra spazi pubblici e privati crea le condizioni per favorire positivamente le interazioni sociali e di condivisone nella comunità che la abita” spiegano gli architetti.
ALEGRIA 28 logements collectifs nella periferia di Bayonne dello studio Bernard Buhler Architects si distingue dal precedente intervento in quanto i tre volumi degli edifici sono semplici parallelepipedi bianchi, animati dall'uso di elementi colorati in facciata.
Terrazzini con parapetti di colore verde si alternano a pannelli quadrati o elementi verticali frangisole (in base all'esposizione del prospetto) di colore rosso.
Il piano terra è destinato ad attività commerciali garantendo così l'adeguato mix di funzioni all'interno del complesso.
Square Vitruve di Atelier Du Pont a Parigi a differenza dei precedenti recupera una struttura esistente costruita tra gli anni '70 - '80.
Il Major Urban Renovation Project del quartiere di Saint- Blaise prevede il rinnovo di questa area popolare di Parigi intervenendo, non solo sugli edifici esistenti, ma creando nuove infrastrutture come la tramway che costeggia il complesso.
L'intervento su questa struttura, ospitante 56 alloggi destinati a social housing, consiste nel ridisegno dell'involucro esterno, che come negli altri progetti, riveste un ruolo chiave, non solo come scelta formale, quanto più per affermare l'identità del luogo e mantenere il dialogo con il quartiere.
Una struttura in acciaio sostiene una serie di balconi sulla facciata principale e funziona da maglia di appoggio per i brise soleil.
La struttura frangisole permette inoltre di migliorare le prestazioni energetiche dell'edificio, rispettando quanto previsto dalla regolamentazione del Paris City Council’s Climate Plan.
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