02/09/2013 - Il progetto del Residence Paramount Alma, dell'architetto Ulla Hell (plasma studio) a Sesto, in Alto Adige, è concepito per rispondere a una duplice esigenza. Il Residence Alma - una guest house tirolese composta da 6 appartamenti vacanze, costruita con un tetto spiovente negli anni '60 - necessitava di una distribuzione tradizionale e un centro di servizio, e, inoltre, la progettista era alla ricerca di una nuova casa per la sua giovane famiglia di cinque persone.
Ne è risultato un sottotetto, poco utilizzato, che ha permesso di sviluppare una copertura angolare che collega, attraverso la rinnovata 'spina dorsale', lo spazio reception al piano terra con lo studio di architettura.
Plasma Studio aveva già lasciato il proprio segno sul vicino Residence Königswarte con il progetto dello Strata Hotel nel 2007, ed ha, quindi, cercato di creare un involucro esterno dal design affine: una sezione in listelli di legno di larice ispirati al vicino Strata ed estrusi lungo due segni differenti. Il primo cinge il sito, si ricollega sia alla topografia che alla parte terminale dell’edificio e, salendo, avvolge il terzo piano balconato. Qui, il margine intorno all’impronta esistente mostra gli angoli per riconoscerne e valorizzarne la loro presenza. Un secondo percorso disegna la pelle lignea dal retro, prosegue piegando intorno al camino per poi tornare a terra. Gli spazi interstiziali tra il muro esterno e le bande di legno vanno man mano ad aumentare per offrire il riparo necessario ad un patio.
Il team di progettazione ha impiegato software di modellazione parametrica per ottimizzare la densità dei nastri di legno e della sottostruttura metallica, trovando il giusto punto di equilibrio tra costo di realizzazione ed estetica, privacy e vista dall’interno. La progettazione parametrica permette di mantenere una flessibilità attraverso le varie fasi del design e di avere come risultato finale i disegni esecutivi per fabbricare gli elementi in modo efficiente.
Per quanto concerne il suo approccio volumetrico, l’ampliamento dell’Alma prende spunto dallo Strata. I vincoli funzionali della struttura organizzativa di un Hotel, necessitavano di una distribuzione regolare di moduli lungo una spina di collegamento. Il volume percepito, è stato, quindi, ottenuto attraverso la movimentazione di una serie di sezioni orizzontali, grazie alla forma libera dei terrazzi. Con l’Alma invece, Plasma ha sfruttato il vantaggio di avere un programma maggiormente flessibile per creare condizioni spaziali uniche. Questi volumi interni sono resi leggibili anche dall’esterno attraverso i nastri di legno — un ritratto sincero che riflette le ferventi e creative attività che si svolgono all’interno.
L’interno di questa casa è caratterizzato da una vista del panorama a 360 gradi. Forse la più spettacolare di queste viste è quella che si staglia se si guarda l’incisione al di sopra della scala principale, scorgendo così il cielo. L’apertura, permette la percezione immediata delle condizioni atmosferiche esterne, qui si scorge la pioggia e si riceve direttamente la luce del sole.
Lo spazio principale della casa è suddiviso su due piani. Al primo vi sono le camere, a cui si ha accesso da un corridoio illuminato, e una cucina openspace, mentre al secondo si collocano la sala da pranzo ed il soggiorno con il caminetto. Concentrando gli elementi funzionali in un centro ortogonale, si libera lo spazio circostante dai vincoli geometrici. I muri esterni dello spazio principale collassano verso l’interno per catturare la luce, le viste e i vari angoli della schermatura. Tutti gli spazi della residenza privata hanno diretto accesso all'esterno attraverso una serie di terrazzi e giardini. Questo sistema di accessi multipli include: l'ingresso principale attraverso una connessione interna alla casa dei vicini, una serie di aperture che seguono la naturale topografia e una scala esterna che collega la terrazza del terzo piano con il giardino. Ciascuno ha la possibilità di trovare il proprio.
Un accurato uso dei materiali e della palette di colori da forza allo spazio, con un’esplosione di colori nel bagno dei bambini. La differente inclinazione dei muri bianchi fa da scenario al continuo cambiamento delle ombre proiettate dalle pieghe del soffitto soprastante. Un ridotto codice di colori esterni fa sì che, allontanandosi, il volume si dissolva nella collina circostante.
Grazie ad un particolare uso dei materiali, delle forme e delle viste, questa nuova aggiunta dialoga con il contesto a tre diverse scale. La prima, la più immediata, con il suo ospitante: come un’aggiunta del residence Alma con cui condivide il rinnovato centro. La geometria frattale si trasmette dal tetto verso il basso attraverso la sede italiana di Plasma e lo scheletro cartesiano dell’Alma. La seconda con il vicino: lo Strata e l’Alma insieme definiscono la prossima generazione di complessi alberghieri di proprietà familiare. E, alla fine, con il terreno: lo scultoreo atto di aggiunta, non come un parassita, ma come un mediatore tra la casa esistente e la topografia circostante che si estende dal paesaggio come un licheno.
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