07/10/2013 - Il progetto elaborato da studioata riguarda la riqualificazione di un “comparto urbano” situato in frazione la Ruà, nel centro storico di Pragelato. Esso ha previsto il recupero di quattro baite storiche e il ridisegno del vuoto circostante. La metodologia di intervento che ha ispirato le fasi di progettazione e di realizzazione dell’opera è stata quella di una rilettura critica delle caratteristiche tipologiche e storiche dei manufatti esistenti e della successiva elaborazione di soluzioni tecniche e linguistiche capaci da una parte di trasmettere l’atmosfera tipica di agglomerati storici montani, dall’altra di comunicare attenzione riguardo stili e modi di vivere contemporanei.
Sono stati realizzati complessivamente 33 alloggi di varia metratura (per vacanze e per residenti), un locale polifunzionale, una caffetteria-negozio nella quale si organizzano incontri pubblici ed eventi culturali, posti auto e cantine interrati coperti da una piastra giardino aperta anche alle attività della cittadina (mercatini, piccoli eventi all’aperto).
Le attuali contingenze di natura economica e organizzativa non permettono alle amministrazioni comunali di impiegare risorse nella riqualificazione dei vuoti urbani. Il progetto di studioata ha creato un sistema di vuoti organizzati a giardino, a percorsi, a zone di sosta in cui, senza soluzione di continuità, i piccoli appezzamenti privati sono un tutt’uno con lo spazio pubblico.
La caffetteria-negozio, il Barzar, si affaccia sulla piazzetta del borgo per suggerire una vocazione commerciale all’asse principale della frazione La Ruà. Un tappeto/mosaico, in piastrelle di ceramica colorata, definisce l’organizzazione funzionale srotolandosi dalla zona bancone fino a ricoprire il davanzale di affaccio verso il giardino e il panorama. Il progetto prevede l’utilizzo di materiali tradizionali su tutto l’involucro (soffitto in legno, pavimento in pietra), mentre gli elementi inseriti per le nuove funzioni si connotano per l’uso di materiali contemporanei e cromaticamente caratterizzati.
Negli alloggi Icegrass e Uupdate gli ambienti originari, le antiche stalle, si presentavano fortemente suggestivi e caratterizzati da volte in pietra, tipiche dell’architettura tradizionale locale. Il progetto ha lasciato intatti gli involucri esistenti permettendone la leggibilità nella loro interezza. L’adattamento alle nuove esigenze è stato risolto collocando all’interno degli ambienti esistenti, sfiorandoli e senza mai toccarne le superfici, nuovi volumi che raccolgono le funzioni accessorie della casa organizzando lo spazio del vivere quotidiano.
“Questo progetto - affermano i progettisti - ci permette di sottolineare come una rilevante parte del patrimonio costruito delle frazioni montane è oggi abbandonato e rischia di perdersi. Il processo di coordinamento e condivisione, durato più di sei anni, è stato indicativo di una scelta forte di ricostruire dall’interno la struttura socio culturale di habitat indeboliti attraverso il recupero e la riqualificazione piuttosto che occupando nuove porzioni di territorio con nuove costruzioni”.
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