30/12/2013 - Il Giardino Coperto è l’ampliamento di una scuola materna privata, frutto della donazione della famiglia Recordati, a Correggio Emilia in provincia di Reggio Emilia, un territorio che ha fatto dell’innovazione tra didattica e architettura un marchio di fabbrica.
Il progetto curato da Laboratorio Permanente occupa una porzione del giardino della scuola. Per questo l’intero progetto si concentra sulla realizzazione di una nuova struttura che attraverso diverse strategie ripaghi di questa privazione: costruendo un tetto praticabile ed in parte verde, realizzando ampie aperture sugli alberi del giardino esistente, introducendo un patio alberato nel cuore dell’edificio.
L’obiettivo del progetto è stato quello di non interrompere in nessuna parte della nuova struttura il rapporto con l’esterno. Anche mantenendo i bambini al coperto, la struttura sembra parte integrante del giardino. Il ricorso a generose aperture vetrate rende le pareti perimetrali quasi completamente trasparenti. In parte il sistema delle facciate rientra rispetto al “filo” della struttura creando logge e bow window che permettono di fruire di viste privilegiate sugli spazi all’aperto, godibili anche durante i mesi invernali.
Sul tetto, accessibile grazie a una scala esterna, è stato realizzato un ulteriore spazio attrezzato all’aperto a disposizione dei bambini, in modo da restituire in copertura lo spazio sottratto al giardino. La copertura praticabile è stata concepita come un sistema di “ambienti” diversi in cui i bambini potranno svolgere varie attività: piantare nuovi arbusti nella vasca di terra, giocare sulle texture diverse create dalla posa incosueta degli autobloccanti, sedersi sulla comoda panca di legno a misura di bimbo. Nella vasca di terra perimetrale alla copertura sono state piantumate delle Verbene fiorite dal portamento svettante.
La strategia organizzativa degli ambienti interni è stata messa a punto con i responsabili della didattica e propone una pianta il più possibile libera con punti di vista e aperture interne, tra ambiente e ambiente. All’interno dell’edificio non ci sono pilastri e l’organizzazione strutturale del fabbricato è risolta sui bordi, per mantenere la geografia degli spazi all’interno il più possibile flessibile.
Il patio centrale tinteggiato di azzurro, in cui sono stati piantati due Meli da fiore (Malus Everest), funziona come un pozzo di luce, caleidoscopio di colori e profumi, capace di portare l’illuminazione naturale anche nel cuore dell’edificio. L’ampliamento occupa una superficie di circa 400 metri quadrati, distribuita su un solo livello. Le funzioni previste sono due sezioni ricollocate, due servizi, un’area sonno e un’area pasti. La struttura è in cemento armato ed è stata oggetto di un attento studio antisismico. I tamponamenti sono in legno di pino e vetro e sono schermati da ampie tende rosse, arancio e gialle che evitano un eccessivo soleggiamento estivo e che, se chiuse creano dei divertenti giochi di trasparenze sul giardino.
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