23/06/2014 – Si è concluso il concorso privato a inviti rivolto a giovani architetti organizzato da CityLife, in accordo con il Comune di Milano, per la progettazione di un asilo nido pubblico nell’ambito dell’area di trasformazione dell’ex quartiere fieristico. I soggetti invitati a partecipare al concorso sono stati individuati in collaborazione con AAAarchitetticercasi ‐ concorso di architettura under 35 ideato e promosso da Federabitazione Lombardia‐Confcooperative – tra i vincitori delle ultime edizioni del concorso.
Si è aggiudicato il concorso lo studio di progettazione 02ARCH, fondato dagli architetti Ettore Bergamasco e Andrea Starr Stabile, con un progetto dal titolo “Baby‐Life”.
Al secondo posto si è classificato lo Studio MIPArch, con il progetto “Needo”.
Il bando di concorso richiedeva la progettazione di un asilo nido pubblico in grado di accogliere fino a 72 bambini (da 0 a 3 anni), che proponesse le migliori soluzioni e tecnologie per la realizzazione di un asilo contemporaneo e innovativo secondo le più recenti metodologie pedagogiche. La struttura deve rispondere agli obiettivi di qualità architettonica e paesaggistica, di funzionalità e comfort degli spazi esterni ed interni, oltre che di sostenibilità e innovazione in termini di materiali e tecnologie impiantistiche. L’edificio ‐ che si collocherà sul perimetro ovest di CityLife, in adiacenza a piazzale Arduino e all’interno del grande parco pubblico ‐ dovrà essere costruito in legno, in linea con le più recenti politiche scolastiche del Comune di Milano. Da un punto di vista energetico, l’asilo sarà collegato alla rete di teleriscaldamento realizzata da CityLife, sfruttando così un efficace sistema di alimentazione energetica proveniente da fonti rinnovabili.
«Il progetto presentato da 02ARCH si è distinto in modo particolare per l’originalità dello stile architettonico, in grado di dialogare con l’area semantica e funzionale legata alla prima infanzia. La proposta progettuale conserva una sorta di “creativa semplicità” nel linguaggio compositivo, adottando quale modello ordinatore la scomposizione di un volume compatto in diverse aree funzionali sotto forma di “casette” essenziali. Questa scelta rende possibile la modularità degli spazi e una grande flessibilità, a beneficio delle future esigenze funzionali e di progettazione educativa. Le implicazioni ambientali della struttura, in termini di sostenibilità e di innovazione, sono state accuratamente sviluppate cogliendo appieno lo spirito del bando di gara al punto da orientare la progettazione verso una certificazione Leed di livello Platinum».
Il progetto ambisce a realizzare un luogo caratterizzato da spazi armoniosi e suggestivi, in cui sono le funzioni e i flussi a organizzare e determinare la pianta della struttura. Il contesto verde del parco CityLife in cui l’asilo si colloca “plasma” la forma esterna dell’asilo e diventa il paesaggio naturale in cui si inseriscono gli spazi di gioco. L’asilo ha circa 3.000 mq di giardino protetto, contestualizzato nel parco di CityLife, e 1.000 mq di edificio che si scompone in tante piccole casette organizzate attorno a un atrio centrale, a partire dal quale si sviluppano le varie funzioni pedagogiche.
La struttura si presenta semplice e intuitiva, “a misura di bambino”, sia nell’aspetto tecnico e delle funzioni previste, sia nella composizione architettonica, nella scelta dei colori e dei materiali. L’obiettivo di conciliare qualità e funzionalità con un approccio di edilizia sostenibile, ha condotto a una serie di scelte che riguardano principalmente la progettazione secondo le regole della bioclimatica (orientamento edificio, esposizione e luce naturale), l’uso di energie rinnovabili (tra cui pannelli fotovoltaici e pannelli radianti collegati al teleriscaldamento), la riduzione del consumo di acqua (recupero acqua piovana) e la selezione di materiali costruttivi certificati, locali e riciclabili (pannelli in legno prefabbricato ecosostenibile, rivestimenti esterni a basso grado manutentivo, salubrità dei materiali interni).
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