29/07/2015 - Il 16 e 17 luglio 2015 presso la sede dell'Ordine degli Architetti di Padova si è riunita la Giuria Internazionale del Premio Biennale Internazionale di Architettura "Barbara Cappochin".
Opera vincitrice del Premio Internazionale è il progetto El Valle Trenzado di Grupo Aranea.
Il progetto risolve con un disegno coraggioso e un approccio integrato diversi problemi ambientali, tipici della città contemporanea: la presenza della profonda incisione erosiva del fiume Vinapolò, con i suoi rischi idrogeologici, che separa in due la città; la relazione tra progetto naturalistico, paesaggistico ed architettonico; il coinvolgimento delle comunità cittadine per trasformare l'opera pubblica in una soluzione che cambia la vita urbana. Ma "El valle Tranzado" è anche disegno d'architettura dove nuove tecniche costruttive sono al serviziondella forma: grazie alla grande qualità progettuale, il materiali simbolo della cemebtificazione diventano strumento di disegno paesaggistico e soluzione di problemi difficili.
Menzione Speciale della Giuria a Casa Rana in India, dello studio italiano Made in Earth.
La residenza per bambini sieropositivi nella regione del Tamil Nandu, in India, dimostra come la buona architettura, realizzata con risorse limitate e trasporto poetico per la destiunazione d'uso, possa migliorare la qualità della vita delle persone, anche nel dramma. Il disegno "miesiano" declinato con i materiali ed i colori dei luoghi è un piccolo capolavoro.
Tre le Menzioni D'onore.
La prima al Progetto di riqualificazione urbana a Mestre di Archipiùdue (Paolo Miotto e Mauro Sarti).
Il progetto, attuato mediante un contratto di quartiere, pedonalizza e collega diverse parti della periferie storica di Mestre, mediante un processo partecipato che coinvolge i cittadini, ridisegnando con attenzione e abilità, senza esibizioni formalistiche, gli spazi pubblici mestrini rigenerando l'habitat e valorizzando i vuoti urbani e l'esistente.
La seconda menzione è stata assegnata all'Early childreen centre of 60 cribs dell'arch. Samuel Delmas.
Il centro di accoglienza per bambini ad Asnieres-sur-Seine è un bel progetto che affronta il tema dell'inserimento di un nuovo edificio nella città consolidata, della forma al servizio dell'ambiente, della capacità dell'architettura di creare ambienti sereni e gioiosi. La composizione dei volumi è intelligente e semplice, di grande qualità nelle soluzioni sua all'interno che all'esterno, in un insieme coerente e originale.
Terza e ultima menzione d'onore al Noie cooperative house a Tokyo dell'arch. Ahiara Madoka.
Il progetto risolve con razionalità e radicalismo il problema della città densa e della difficoltà di craere spazi di comunità condivisi. L'architettura affronta qui il tema della residenza con una architettura semplice e razionale, innovativa non tanto nella composizione dei singoli edifici, quanto nella morfologia dell'impianto creando un micro-quartiere, con spazi pubblici, comuni e privati.
Il Premio Regionale dell'edizione 2015 del Premio "Barbara Cappochin" è stato conferito al Progetto di riqualificazione urbana a Mestre di Paolo Miotto e Mauro Sarti dello studio Archipiùdue.
Il progetto, attuato mediante un contratto di quartiere, pedonalizza e collega diverse parti della periferia di Mestre, attraverso un processo partecipato che coinvolge i cittadini, ridisegnando con attenzione ed abilità, senza esibizioni formalistiche, gli spazi pubblici mestrini rigenerando e valorizzando i vuoti urbani e l'esistente.
Due Menzioni d'Onore per questa sezione Regionale.
La prima all'Intervento di recupero dell'isola di Sacca a Venezia con progetto degli spazi esterni e sistemazione a verde di CZ Studio Associati.
Il progetto affronta con abilità e sicurezza il tema difficile del completamento degli spazi esterni di un giardino storico, in un luogo sensibile come un'isola della laguna veneziana. Il risultato è un disegno chiaro e contemporaneo, perfettamente congruo nel paesaggio lagunare.
Seconda Menzione d'Onore al Convento Santa Croce - Canal Grande (Venezia) di (A+M)2 Architects.
Il restauro del Convento è un lavoro attento, rispettoso delle strutture e qualità dell'edificio, e procede con piccoli interventi dove la scelta dei materiali e dei dettagli fanno la differenza. Il risultato è un luogo che contempla storia e vita contemporanea, senza frizioni.
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