07/06/2016 - Nel Canton Ticino, nella valle di Blenio (Svizzera), un'ex fabbrica di cioccolato dei primi del Novecento debutta come contenitore per l'arte. A segnare la rinascita della ex-Fabbrica Cima Norma, la realizzazione di Paper Building, architettura effimera site-specific, applicata sulla facciata, a cura di Daniel González.
Grazie all'uso di 890 metri di carta bianca per manifesti da esterno, colla, legno, viti, González azzera la storia dell’architettura industriale scoprendo una nuova identità con le spaccature della carta in ogni finestra e porta.
La nuova Fondazione La Fabbrica del Cioccolato è stata pensata non come un museo, ma come un laboratorio di sperimentazione e condivisione, aperto a tutte le discipline, dove gli artisti sono chiamati a confrontarsi con l’identità del luogo (l'archeologia industriale) e a lavorare a stretto contatto con l’ambiente circostante e la comunità montana.
Interpretando il tema Foreignness (Estericità), il progetto Paper Building conferisce una dose di emozionalità intima all’architettura,
facendo riferimento alla curiosità dei bambini nello scartare cioccolata e caramelle e all’opera “Passing Through” del 1956 di Saburo Murakami del Gruppo Gutai.
Lo scorso 21 maggio, in occasione dell’inaugurazione della Fondazione, finestre e porte della ex-Fabbrica sono state aperte attraverso strappi con forza dal pubblico e dagli abitanti.
Ricollegandosi alle architetture effimere di epoca Barocca del Bernini, create appositamente per un periodo limitato di tempo e per celebrare un evento storico, Daniel González realizza opere pubbliche su larga scala come catalizzatori e aggregatori sociali.
Come spiega egli stesso:
“Una architettura effimera permette il cambio radicale della struttura architettonica, influenzano cosi le nostre esperienze attraverso un oggetto, che è legato ad uno specifico limite di tempo, oltre il quale ne resta la documentazione e soprattutto il dato vissuto come esperienza”.
Per i cittadini e le persone che vivranno quotidianamente la neonata Fondazione, Paper Building rappresenta la libertà di leggere l’architettura della ex-Fabbrica attraverso la propria esperienza più intima e personale.
|