21/07/2016 - Dopo 8 anni di lavori al nuovo Centro Congressi di Roma, la realizzazione più controversa di Fuksas, sono finalmente conclusi. Martedì 19 luglio si è svolta la presentazione in notturna dell'opera: un tour tra le 17mila tonnellate di acciaio e i 58mila metri di vetro della struttura, con spettacolari giochi di luci.
Alla cosiddetta 'Nuvola' manca soltanto un nome, che sarà scelto grazie a un concorso di idee annunciato durante la presentazione alla stampa dai vertici di Eur Spa, committente dell'opera. Il nome sarà rivelato nel corso di una diretta Rai il 29 di ottobre, data fissata per l'inaugurazione ufficiale della struttura.
''Non è un'opera immobile - sottolinea Enrico Pazzali, ad di Eur spa - ma genererà ricchezza per Roma e il paese, con flussi economici e occupazionali importanti. Uno studio della camera di commercio stima che un congressista spenda circa 1400 euro a congresso e noi, a regime quindi tra 3-5 anni, possiamo puntare ad ospitare tra i 200 e i 300mila congressisti l'anno, il che significa una potenziale ricaduta sul territorio tra i 300 e i 400 milioni. Il nostro obiettivo è rendere più internazionale Roma su un fronte, quello del turismo congressuale, su cui siamo carenti''.
I lavori sono iniziati nel 2008 e si sono conclusi lo scorso 30 giugno, sei mesi prima rispetto all'ultimo cronoprogramma definito con l'impresa costruttrice Condotte.
Il gigantesco edificio è costato circa 273 milioni, e ha impiegato una quantità d'acciaio "pari a quasi 3 volte quelle in ferro usate per la Tour Eiffel" ha spiegato il presidente del Consiglio di Gestione di Condotte, Duccio Astaldi.
Il risultato si legge in termini di spazi e dimensioni: con un volume pari a 281mila metri quadri il Centro Congressi può ospitare fino a 8.000 persone, di cui oltre 6.000 nelle sale congressuali e 1.762 nell'Auditorium "cuore scenografico del progetto".
Impossibile non rimanere impressionati dall'imponenza dello spazio, che si rivela ai visitatori in tutta la sua audacia, dallo scheletro in acciaio che dà forma alla Nuvola, avvolta in uno speciale telo in fibra di vetro siliconata, ai soffitti con impianti a vista della sala Plenaria, fino alla solidità della teca in acciaio e vetro. Quest'ultima, alta 40 metri, larga 70 e lunga 175, destinata ad ospitare l'auditorium, è internamente rivestita da più di 4700 pannelli in ciliegio americano che assicureranno altissime prestazioni a livello acustico.
Funzione ricettiva, infine, per la cosiddetta 'Lama', alta 55 m, lunga 126 m e larga 14 m, al cui interno troverà posto un albergo con 439 stanze, con parcheggio interrato da 600 posti auto.
“Appare superfluo ma desidero esprimere tutto l’orgoglio di Condotte per aver partecipato alla realizzazione di un’opera così importante destinata a caratterizzare in maniera significativa la nostra città” – ha dichiarato Duccio Astaldi “Il centro congressi di Roma, nato da una visione architettonica innovativa, sarà il luogo ideale per ospitare eventi e persone da tutto il mondo. L’impegno del nostro gruppo è stato notevole.”
Adesso l'attenzione è rivolta al modo in cui questa architettura ridarà vita a un quartiere, l’Eur, abbandonato per lungo tempo. Nella stessa area Fendi ha scelto il Palazzo della Civiltà italiana per realizzarvi il suo headquarter generale ed entro l'anno saranno inaugurati il nuovo Acquario e il LunEur.
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