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22/11/2017 - E' stato presentato lo scorso 16 novembre il nuovo grattacielo direzionale che sorgerà a Porta Nuova entro il 2020. Il progetto è stato raccontato da Manfredi Catella, Fondatore e CEO di COIMA, alla presenza dell’architetto Gregg Jones dello studio di architettura Pelli Clarke Pelli Architects e di Pierfrancesco Maran, Assessore all’Urbanistica di Milano.
La torre verrà realizzata al posto dell’edificio ex INPS di Via Melchiorre Gioia 22, costituito da diciotto piani fuori terra e tre interrati, realizzato nel 1961 e in disuso dal 2012.
“Milano può candidarsi come laboratorio europeo di innovazione nello sviluppo del territorio, con progetti di nuova generazione in grado di contribuire alla composizione di una ricetta italiana vincente nel realizzare edifici sostenibili che sappiano coniugare rendimento economico e sociale” ha commentato Manfredi Catella.
“L’originale forma della torre rappresenta il risultato della confluenza di due tessuti urbani e al tempo stesso la risposta all’esigenza di ottimizzazione della luce e dell’energia solare. La combinazione di questi due fattori ha determinato la singolarità di una forma dinamica in grado di esprimere in modo autentico la sua particolare collocazione nello skyline milanese” – le parole di Gregg Jones, Principal di Pelli Clarke Pelli Architects.
"Questo progetto dimostra ancora una volta come la qualità architettonica non possa più prescindere dalla sostenibilità ambientale” ha aggiunto Pierfrancesco Maran, assessore all'Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di MIlano. “Il nuovo edificio si integrerà in armonia e continuità con quanto realizzato negli ultimi anni nell’area di Porta Nuova, un piano urbanistico che, dal Bosco Verticale al nuovo Palazzo Lombardia, dalla Torre Unicredit al complesso dell’area Varesine con la Torre Diamante, ha ridefinito lo skyline della città con progetti di elevata qualità architettonica. Lo sviluppo del quartiere coinvolge ora stabilmente anche il lato che si allunga alla Stazione Centrale.”
26 piani fuori terra su 120 metri e 4 piani interrati per un edificio che si distingue per inediti standard di innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale.
Il cantiere prevede, dopo una fase di bonifica che ha visto la rimozione di oltre 200 tonnellate di amianto, l’avvio della demolizione nel mese di novembre 2017 e la posa della prima pietra nell’estate 2018, con previsione di completamento dell’immobile entro il 2020.
GIOIA 22 otterrà la certificazione LEED, grazie all'approccio Cradle to Cradle nella scelta dei materiali, limiterà i consumi energetici grazie all’introduzione delle più efficaci best practice di edilizia sostenibile e sarà attrezzato con sistemi per la green mobility.
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Scheda progetto: |
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Pelli Clarke & Partners
GIOIA 22
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