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25/10/2024 - Aprirà presto al pubblico il Palazzetto dello Sport di Lamezia Terme progettato dallo studio milanese Vittorio Grassi Architects.
Concepita come un centro polifunzionale di eccellenza, la struttura vuole rappresentare un punto di riferimento e di attrattività per tutta la regione Calabria e per il Sud. La posizione strategica, sita lungo la Strada Statale 280 dei Due Mari, nei pressi della stazione ferroviaria, dell’aeroporto e dell’Autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria, assicura un ottimo livello di interconnessione con i poli regionali più importanti e con un ampio bacino di utenza extraurbana.
Il Palazzetto si estende su una superficie di circa 8.000 mq - inserita in un’area complessiva di 5 ettari - con una capienza massima di 3.500 posti a sedere, ampliabile fino a 4.300 per congressi e concerti grazie all’utilizzo del parterre.
Il progetto è stato concepito per adempiere precisi criteri funzionali come l’ottimizzazione della visibilità e della vicinanza degli spettatori al campo di gioco, la separazione degli accessi per pubblico e atleti, la fruibilità delle palestre e degli spazi per l’utilizzo quotidiano, con particolare attenzione alle performance energetiche e acustiche dell’edificio.
Accessibilità è però la parola chiave del progetto: l’intervento, infatti, rispetta i requisiti adatti ad accogliere anche atleti e spettatori con disabilità, ponendo una grande attenzione su un tema attuale e sociale quale è l’inclusione.
La struttura del Palazzetto riflette lo studio dell’ambiente circostante ed il profondo rispetto per il territorio di pertinenza, sensibilità tipiche dei progetti firmati da Vittorio Grassi Architects. La forma fluida e asimmetrica trae ispirazione dal tipico profilo dei sassi della costa lametina, creando un connubio armonioso tra aerodinamicità, asimmetria e trasparenza. La leggerezza è la caratteristica principale dell’edificio, come testimonia la copertura dalla struttura reticolare, composta da elementi in acciaio sottili e una tripla membrana esterna traslucida costituita da 900 palloni pressurizzati di teflon ETFE (Etilene Tetrafluoroetilene), che donano un’impronta d’avanguardia.
L’involucro è stato progettato con l’obiettivo di minimizzare l’impatto ambientale, grazie all’innovativa soluzione di cuscini a pressione costante che ottimizza l’illuminazione naturale, riduce l’ingresso di calore estivo e le dispersioni termiche invernali. Inoltre, la ventilazione naturale, che viene favorita catturando i venti dominanti grazie alla forma della copertura, insieme alla trasparenza e alle luci diurne e notturne, crea suggestioni dinamiche nell’aspetto della struttura.
Il dialogo con l’ambiente circostante è rafforzato dalle ampie vetrate trasparenti dell’anello superiore del Palazzetto, che lasciano intravedere le attività all’interno ed offrono la vista del paesaggio al pubblico della gradinata superiore.
La dinamicità della struttura è infine sottolineata dalle scalinate rampanti e da un percorso ad anello continuo che assicura il rapido deflusso degli spettatori ed ottimizza le uscite di sicurezza.
La progettualità di quest’opera conferma la poetica dello studio Vittorio Grassi Architects, attraverso un’architettura innovativa e leggera sempre rivolta al servizio e al benessere della comunità.
Commenta così l’architetto Vittorio Grassi: “Sono onorato di aver firmato con il mio studio un progetto di così grande rilievo per il territorio e per tutta la comunità locale. Il Palazzetto di Lamezia Terme vuole essere non solo un centro sportivo, lo abbiamo immaginato, infatti, sin da subito come un hub di aggregazione e socializzazione. In un’epoca in cui le relazioni sono sempre più frammentate, credo sia fondamentale offrire ai cittadini uno spazio che rappresenti un punto di riferimento per la collettività, un luogo prezioso in cui condividere valori e passioni, sportivi ma anche personali. Abbiamo avuto l’opportunità di dar vita ad un’agorà dinamica ed inclusiva, accessibile tutto l’anno alla più vasta gamma di utilizzatori possibile, dalle scuole alle società sportive, dai bambini e alle competizioni internazionali”.
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