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06/11/2024 - Forever Is Now.04., la mostra d'arte contemporanea curata da CulturVator - Art D'Égypte e fondata da Nadine Abdel Ghaffar, riunisce per la quarta volta un gruppo di artisti internazionali e locali sotto le Piramidi di Giza.
In programma fino al 16 novembre 2024, Forever Is Now.04 riunisce un illustre gruppo di 12 artisti internazionali, ognuno dei quali contribuisce con la propria voce a un dialogo collettivo che trascende i confini temporali e culturali.
La mostra di quest'anno invita il pubblico a intraprendere un viaggio di scoperta, in cui l'arte funge da ponte tra la storia e il presente. Il tema curatoriale pone gli artisti e i visitatori come archeologi moderni, che usano la creatività come strumento per scoprire gli strati di significato nascosti nell'ordinario. L'uso di materiali non convenzionali sottolinea ulteriormente questa visione, ricordandoci che, come l'archeologia, l'arte richiede un occhio per l'inaspettato e il coraggio di celebrare il banale.
Tra i protagonisti c’è anche l’artista italiana Federica Di Carlo - già vincitrice dell’Italian Council X edizione, promosso dal Ministero della Cultura con il progetto “I Will Watch You Burn”.
Unica donna italiana selezionata per questa edizione di Art D'Égypte, Federica Di Carlo presenta “I See, I See”, monumentale installazione che, ai piedi delle piramidi, unisce fenomenologia, mito e scienza, portando il pubblico in un dialogo profondo tra l’antico e il contemporaneo con un’opera site-specific visionaria, che attraversa il tempo e lo spazio, per guardare oltre il visibile, esplorare l’universo sopra e sotto di noi, riscoprire la meraviglia del mondo attraverso nuovi occhi.
I See, I See by Federica Di Carlo ©MO4
“I See, I See” (modo di dire anglosassone che significa “io vedo, io comprendo”) è un’opera che sfida i confini della percezione tradizionale, creando un ponte tra l’antico sapere egizio e le esplorazioni contemporanee attraverso l’uso della fisica ottica. Ispirandosi al mito egizio che racconta la nascita dell’umanità dalle lacrime dell’occhio del Dio Sole, con “I See, I See” Federica Di Carlo dà vita a un dispositivo di visioni altre, che si erge come un gigantesco osservatorio nella Piana di Giza, in grado di sfruttare le leggi della fisica e della luce per offrire nuovi punti di vista sul mondo.
I See, I See by Federica Di Carlo ©HF4
Composta da una complessa rete di lenti ottiche, la struttura interagisce con la luce del deserto, trasformando l’esperienza visiva degli spettatori e invitandoli a riscoprire il paesaggio delle piramidi attraverso un nuovo sguardo. Incontro tra arte, fisica e mito, ma anche invito a guardare oltre, l’opera di Federica Di Carlo diventa così non solo un omaggio all’antica civiltà egizia, ma anche un’interrogazione sulla nostra relazione con il mondo naturale e cosmico.
Altro protagonista italiano è Luca Boffi con l’installazione “Monochrome RGB”: la sua pratica si basa sullo studio scientifico della griglia come dispositivo ottico per misurare, organizzare e reinventare lo spazio circostante.
Monochrome RGB by Luca Boffi ©Roberto Conte
Luca Boffi, vincitore nel 2022 dell’Italian Council XI edizione con il progetto editoriale “Caro Campo. Diario di lavoro”, lavora come artista e contadino. Studia la percezione visiva, le trasformazioni del paesaggio, i processi di transizione e reciprocità tra gli esseri viventi, tra il naturale e l’artificiale. Interpreta il circostante per restituirlo a partire dalla postura e dal gesto della propria pratica.
Tra gli artisti partecipanti figurano anche Chris Levine (United Kingdom), Ik-Joong Kang (South Korea), Jake Michael Singer (South Africa), Jean Boghossian (Belgium/Lebanon), Jean-Marie Appriou (France), Khaled Zaki (Egypt), Marie Khouri (Canada/Lebanon), Shilo Shiv Suleman (India), STUDIO INI by Nassia Inglessis (Greece) e Xavier Mascaro (Spain/Latin America).
La quarta edizione della storica mostra d'arte egiziana è tornata sotto l’egida del Ministero della Cultura, del Ministero del Turismo e delle Antichità e del Ministero degli Affari Esteri, Experience Egypt con il patrocinio dell'UNESCO.
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