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Portare la natura sul posto di lavoro
Dalle piante che sbucano dal pavimento alle lampade circadiane, fino alle sedute dalle 'forme viventi'. Una selezione di idee per arredare l'ufficio secondo il design biofilico
Autore: giulia capozza
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WAG Headquarters a Linz (Austria) firmato INNOCAD Architecture - Ph. Paul Ott WAG Headquarters a Linz (Austria) firmato INNOCAD Architecture - Ph. Paul Ott
22/10/2024 - Piante che sbucano dal pavimento, una lampada che riproduce la luce del sole o un tavolo che evoca le forme organiche degli elementi naturali. È il design biofilico, la nuova tendenza progettuale che, in ufficio come in casa, riporta la natura nella nostra quotidianità. L’obiettivo? Conciliare le necessità delle vite attuali, divise tra gli spazi chiusi delle realtà cittadine, con gli ancestrali bisogni umani.

Letteralmente “amore per la vita”, il termine biofilia è stato coniato per la prima volta dallo psicanalista Erich Fromm per descrivere la tendenza psicologica a essere attratti da tutto ciò che è vivo e vitale. In seguito, il biologo Edward O. Wilson ha rilevato empiricamente come questa tendenza sia innata in ciascuno di noi.

Non dovrebbe meravigliare, infatti, che dopo migliaia di anni di evoluzione tra boschi, oceani e deserti, l’essere umano abbia bisogno del contatto con la natura per il proprio benessere psicofisico ed emotivo.
 
In particolare, integrare il verde, la luce naturale e le materie prime provenienti dalla terra negli ambienti lavorativi riduce lo stress e l’ansia, purifica l’aria e migliora l’acustica degli spazi condivisi. Tutti benefici che si traducono in un aumento della produttività e in lavoratori potenzialmente più felici.

Ma in pratica com’è possibile tutto ciò? Proseguendo nella lettura, sarete accompagnati in un viaggio attraverso esempi virtuosi di uffici e sedi aziendali dal design biofilico, arredi ergonomici che riprendono sagome naturali e sistemi che contribuiscono a fare del workspace un luogo di benessere e comunità.
 

L’ufficio come un parco: la vegetazione indoor

Primo elemento di progettazione di un ufficio biofilico è la vegetazione indoor che crea delle vere e proprie isole verdi. I confini tra interno ed esterno si sfumano e il luogo di lavoro diventa soprattutto un ambiente per trarre ispirazione. 

È il concept dell’headquarter di Stroomlijn BV, la società olandese di trasporti a Dordrecht, dove l’interior designer Esther Canisius riprogetta gli uffici secondo i principi del design biofilico, come fossero un vero e proprio parco naturale. Panche oscillanti, erba che spunta tra le piastrelle, alberi nei corridoi e persino delle strisce pedonali sono tutti elementi che contribuiscono a ricreare l'atmosfera degli spazi open air. Anche le scrivanie da lavoro sono rese più snelle grazie all'alimentazione dall'alto, massimizzando il verde e la luce che entra dalle finestre.
 
Nel progetto per la sede centrale di DP Group firmato SO Architects, le aree di lavoro si sviluppano attorno a corti in vetro con giardino, rendendo la vegetazione al loro interno fulcro di ogni spazio. Connettendo verticalmente tutti i piani, le corti ricevono luce naturale dall'alto e la diffondono negli uffici. 
 
Diversi sono i sistemi d’arredo con cui la vegetazione può essere inserita negli spazi lavorativi.

Il brand svizzero USM Modular Furniture ha implementato il suo iconico sistema modulare USM Haller con il programma Un Mondo di Piante che prevede appositi pannelli forati dove inserire facilmente i vasi di piante, integrando così direttamente il verde nei moduli di arredamento.
 
Nesite inventa Floora, un sistema flessibile di piante a pavimento che permette di progettare la propria composizione di verde indoor, sostituendo le piante ai pannelli di sopraelevato. Il sistema utilizza l’idrocoltura, una tecnica di coltivazione sostenibile e facile da manutenere, che sostituisce il terreno con l’argilla espansa.
 
E per il verde verticale c’è G-Screen, il divisorio modulare per uffici disegnato da Alain Gilles per Greenmood.‎ Si tratta di un pannello ricoperto di muschio, attaccato ad una struttura metallica indipendente, che assicura un alto assorbimento acustico per smorzare i rumori e favorire la concentrazione.
 
La vegetazione può essere ovunque, persino appesa al soffitto. È il caso della lampada a sospensione Gavin Silence Leaf di Olev, un anello di luce LED all’interno del quale alloggia una composizione di foglie colorate che, grazie al trattamento di stabilizzazione, non richiede né acqua né manutenzione e riesce a mantenersi intatta e vivida nel tempo.‎ Un rigoglioso ‘giardino a testa in giù’, studiato sia per il benessere visivo che per quello acustico grazie a un sandwich di materiali porosi che costituiscono l’alloggio del fogliame.
 

Geometrie e materiali dalla natura

Il contatto con la natura sul luogo di lavoro può essere anche indiretto attraverso la vista di elementi che la evocano. Materiali come il legno o la pietra, finiture che riprendono i colori della terra o geometrie ricorrenti in natura creano un’atmosfera distesa e adatta alla concentrazione.

Nel progetto del WAG Headquarters a Linz, in Austria, lo studio di architettura INNOCAD Architecture utilizza nel soffitto metallico e nei pavimenti tessili i frattali, pattern geometrici presenti nelle strutture naturali che si ripetono all’infinito a scala sempre più piccola. Texture dai materiali naturali e piantumazioni interne contribuiscono a creare un continuum spaziale fluido tra l'interno e l'esterno, in connessione al parco circostante la sede aziendale.
 
Brand e designer si sono cimentati nel produrre finiture e rivestimenti in quest’ottica.

La collezione di rivestimenti Terrae-Calce di Ideal Work è un omaggio alla terra e ai suoi elementi.‎ Derivate da prodotti di recupero di scarti come la lolla di riso o il truciolato di canapa, le finiture a base di calce idraulica naturale sono materiche e dall’aspetto rurale.
 
Nelle superfici in gres porcellanato Nature Mood di Florim Ceramiche una palette di sfumature calde ispirate al mondo dei marmi si mescola con il legno, dalle venature pulite, minimali e dalle numerose declinazioni cromatiche, dando la sensazione di essere immersi nell’ambiente naturale.‎
 
E se la superficie, oltre che essere naturale, migliorasse l’acustica degli uffici? Meet di ECOcero è un pannello acustico a parete realizzato da bottiglie di plastica riciclata e decorato con listelli in fibra di legno che combinano funzionalità, design... e natura.
 


Forme 'viventi' nell’arredo

Il design biofilico si declina anche nelle forme: ne sono un esempio gli elementi d’arredo che si ispirano a esseri viventi.

Ideale per l’area lounge di uno spazio aziendale, il divano Dorothea disegnato da Andrea Steidl per LaCividina prende spunto dal Lithops, la pianta grassa dei “sassi viventi”. Proprio come in natura, i singoli elementi di seduta asimmetrici si accostano in modo spontaneo e, seguendo la tangenza delle proprie curve, si evolvono in colonie che sfruttano appieno la dimensionalità dello spazio, oltre la classica modularità lineare.‎ Lo scrittoio integrato al profilo esterno del sedile evoca la caratteristica foglia della pianta.
 
E per sedersi davanti ad una scrivania, ecco la sedia girevole Asari di Herman Miller progettata da Naoto Fukasawa. Come suggerisce il nome in giapponese, la poltroncina ergonomica si ispira alla forma di una “vongola” nella sagoma organica dello schienale. Grazie a un meccanismo autoregolante, la seduta fornisce un movimento naturale adattandosi alla colonna vertebrale, mentre l'imbottitura sagomata del sedile riduce al minimo i punti di pressione.
 
Forme organiche e legno si combinano nel tavolo Ghia 74 di Arper. Adatto sia per riunioni informali che per meeting direzionali, il tavolo unisce una solida doppia base dalle linee sinuose con un piano ovale in MDF impiallacciato in rovere. Realizzato con legno certificato FSC, l’arredo si inserisce anche in un home office e promuove uno stile di vita più caldo, connesso e ‘familiare’.
 


La luce del sole… da una lampada

Trascorrere la maggior parte del nostro tempo in ambienti chiusi ci allontana dalla luce del sole fondamentale per regolare al meglio i nostri ritmi biologici, tra cui quello circadiano. Per questo gli spazi pensati secondo il design biofilico puntano a massimizzare le vetrate per far entrare luce naturale. Ma se la luce artificiale potesse riprodurre quella del sole?

La lampada da scrivania orientabile Table Lite di Luctra emette una luce biologicamente efficace, ovvero che emula la luce naturale del giorno, assecondando il bioritmo di chi la usa.‎  Con il diverso movimento della mano, la lampada può essere accesa/spenta e regolata sia in temperatura colore che intensità luminosa, in base al cambiamento naturale della luce del giorno.‎ 
 
Il cambio delle stagioni, quando il sole crea diversi riflessi con angolazioni e intensità variabili, ha ispirato Arik Levy per la collezione di lampade North di Vibia: una silhouette dinamica e decostruita collega il pavimento al soffitto separando la base dalla fonte luminosa. Nella versione da terra della collezione, dalla base dipartono bracci disposti in diversi angoli per fornire un effetto luminoso localizzato là dove necessario.
 

Creare comunità

"Dimenticate i vecchi cubicoli, che ostacolano l'innovazione e gli incontri. Gli scambi nello spazio fisico sono cruciali e traggono vantaggio da un ambiente costantemente riconfigurabile", afferma l’architetto Carlo Ratti.

Progettare secondo il design biofilico non è solo garantire la connessione, diretta o indiretta, con il verde e la natura, ma anche favorire socialità e il senso di appartenenza a una comunità.

Nel progetto di rinnovo per gli uffici di Palazzo Mondadori a Milano, Carlo Ratti Associati, in collaborazione con Italo Rota, ripensa gli ambienti di lavoro come un vero e proprio parco giochi, per favorire interazioni sociali significative.
 
Così, oltre alla natura integrata negli arredi, le scrivanie incoraggiano gli incontri informali, le nuove sale riunioni trasparenti creano continuità tra gli spazi, consentendo alle persone di muoversi e connettersi visivamente con il parco esterno, e i mobili d’ufficio sono facilmente spostabili e ricomponibili.

Il progetto Le nuvole di Gap Interiorismo a Castellón (Spagna) offre una vera e propria “piazza” di accoglienza di lavoratori e visitatori, uno spazio comune e informale che favorisce la comunicazione e l'interazione, incoraggiando la crescita personale e lo scambio di esperienze.
 
Qui, disposti in modo apparentemente casuale, i pouf Chat di Sancal permettono di condividere, interagire e parlare, creando uno spazio sensoriale e colorato. In un luogo di lavoro è progettata così una zona di transizione pensata per la socialità che attira la natura all'interno, invitando a fare un passo verso uno stile di vita più sostenibile e pacifico.

Ideale per il lavoro in team, la scrivania in pioppo Interlocking System di CUF Milano è un sistema modulare e ad estensione seriale: dalla configurazione minima di due persone face to face, si possono aggiungere componenti per ottenere configurazioni per 4, 6 e più operatori.‎ Un prodotto per ufficio totalmente privo di giunzioni meccaniche che si avvale di materiali provenienti da coltivazioni sostenibili inserite in una logica di abbattimenti controllati con cicli di produzione a ridotto impatto ambientale.
 
Per favorire una socialità flessibile che assecondi i bisogni del momento, l’isola ufficio modulare Panorama ideata da UNStudio per Fantoni si basa su composizioni di pannelli in truciolare post consumo studiate per esaltare il senso di comfort e di comunità.‎
 
Le diverse altezze dei pannelli disegnano differenti livelli di privacy, così da spazi privati per momenti di focus individuale, i layout diventano luoghi per il lavoro in team e la socialità, come sale meeting, spazi di brainstorming o zone cocooning per pause lontano dagli spazi lavorativi più tradizionali.‎ 


Uffici di Palazzo Mondadori a Milano, Carlo Ratti Associati - Ph. DSL Studio: Delfino Sisto Legnani, Melania Delle Grave


Headquarter di Stroomlijn BV, Esther Canisius - Ph. Michel de Groot


Headquarter DP Group, SO Architects - Ph. Ketsiree Wongwan


Mobili per ufficio Mondo di Piante di USM


Floora di Nesite


G-Screen, Alain Gilles per Greenmood


Lampada a sospensione Gavin Silence Leaf di Olev


WAG Headquarters, Linz (Austria), INNOCAD Architecture - Ph. Paul Ott


Rivestimento Terrae-Calce Siena di Ideal Work


Rivestimento in gres porcellanato Nature Mood di Florim Ceramiche


Pannello acustico Meet di ECOcero, design Erico Navazo

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Pannello acustico Meet di ECOcero, design Erico Navazo
Divano Dorothea di LaCividina, design Andrea Steidl
Sedia girevole da ufficio Asari, Herman Miller, design Naoto Fukasawa
 Tavolo Ghia 74, Arper, design Altherr Désile Park
Lampada da tavolo Table Lite, Luctra, yellow design
Lampada da terra North, Vibia, design Arik Levy
Uffici di Palazzo Mondadori, Milano, Carlo Ratti Associati - Ph. DSL Studio: Delfino Sisto Legnani, Melania Delle Grave
Le nuvole, Castellón (Spagna), progetto Gap Interiorismo, con i pouf Chat di Sancal, design studio Nadadora - Ph. Ana Ferrero Fotografía
Scrivania in pioppo Interlocking System, CUF Milano, design Luigi Glorini
Isola ufficio Panorama, Fantoni, design UNStudio
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