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Critical Topic: Pajubookcity as Culturescape |
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Padiglione Corea del Sud alla Biennale di Venezia |
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VENEZIA, dal 14/09/2008 al 24/11/2008
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Come indica il titolo stesso dell’esposizione, protagonista indiscussa è Pajubookcity, agglomerato industriale al cui interno hanno sede 130 case editrici, 57 tra stamperie e rilegatorie, e 160 abitazioni provate ed un centro di distribuzione ampio 51,300 metri quadrati.
Si tratta di una vera e propria “città dei libri”, collocata su un’area pari a 1.600.000 metri quadri, a 30 chilometri da Seoul e a 10 chilometri dalla ex “zona strategica”, adesso demilitarizzata.
La mostra esplora passato, presente e futuro dell’ “agglomerato industriale che sta tentando di diventare una città”, “obiettivo ambizioso - sostiene il curatore della mostra Choi Moongyu - per una zona collocata al confine, geografico e simbolico, tra Corea del Nord e del Sud, segnata da una bellezza piena di tensione ” ed immersa in uno scenario naturale di grande impatto. La tesi al cuore della mostra è che Pajubookcity possa esser definita a pieno titolo uno “paesaggio culturale” dove natura, cultura, mercato ed architettura si sommano.
Il padiglione coreano è diviso in tre sezioni, rispettivamente intitolate “The Place”, “The Books”, “The Voices”. Nella prima sala un’installazione video, composta da 21 schermi da 50 pollici collegati assieme, racconta la complessa storia di Pajubookcity, la natura spettacolare che la attornia e quali fattori ambientali e paesaggistici definiscano il luogo.
La zona “The Books” invece ospita una collezione di 1000 libri, e cinque schermi su ciascuno dei quali sono proiettate le interviste alle cinque “menti” di Pajubookcity, ovverosia: Yi Ki-ung, fondatore della cooperative e presidente della “Bookcity Culture Foundation”, Florian Beigel in qualità di architetto pianificatore del progetto, Kim Young Joon, coordinatore del piano, Hong Ji Woong, presidente di “Open Books” e committente del progetto, e Park Ki Tae, direttore del KDA Group ed architetto del paesaggio.
Infine, nella terza sala, intitolata “The Voices”, un’installazione video riproduce, servendosi di 20 schermi LCD sincronizzati, spezzoni di interviste al popolo di Pajubookcity: architetti, editori, stampatori, manager e residenti dicono la loro sulla storia e sul futuro della città del sapere.
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Giardini di Venezia
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