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MOSTRA |
BIENNALE 08
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Dal Costruito all’Architettura Senza Carta |
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Padiglione Spagna alla 11ª La Biennale di Venezia |
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VENEZIA, dal 14/09/2008 al 14/11/2008
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Cinquanta architetti spagnoli, appartenenti a due diverse generazioni, partecipano alla mostra Dal Costruito all’Architettura Senza Carta. Da quelli che iniziarono su carta a disegnare le loro opere con il tiralinee, a quelli che operano esclusivamente con il computer, i due gruppi sono i protagonisti del Padiglione della Spagna alla 11. Mostra Internazionale di Architettura organizzata da La Biennale di Venezia.
Curata da due architetti, Soledad del Pino e Ángel Fernández Alba (AFA Architetti), la mostra da un lato rende omaggio a ciò che è stato edificato grazie all’opera silenziosa di una generazione di maestri dell’architettura spagnola e, dall’altro, illustra un percorso verso l’architettura “senza carta”, che mette in mostra l’opera (edificata o meno) di una nuova e meravigliosa generazione che ha trovato nel computer e nella rete web la sua fonte di espressione. In entrambi i casi, si tratta di progetti inediti per la Mostra Internazionale di Architettura, dove alcuni tra gli architetti spagnoli esposti al Padiglione sono degli assoluti esordienti nell’ambito delle manifestazioni internazionali.
Dal Costruito all’Architettura Senza Carta è divisa in due sezioni:
"Sin Nombres, Lugares"/"Senza Nomi, Luoghi"
Sei progetti, costruiti recentemente, realizzati da riconosciuti ed affermati architetti che hanno generato, in silenzio, le loro opere in risposta a una domanda ogni giorno più complessa: una biblioteca, un insieme scultoreo di abitazioni, un centro di arti sceniche, il recupero di un’antica fabbrica per la conciatura del pellame, trasformata in dimora privata. Si tratta di opere che occupano, definiscono e conformano luoghi. Luoghi che si trasformano e fanno visibile l’invisibile, progettati da: il cantabro Juan Navarro Baldeweg, Premio Nazionale per le Arti Plastiche; i catalani Llüis Clotet, Ignacio Paricio e Joseph Llinás, l’èquipe di Olot RCR Arquitectos; i baschi dello studio IMB Arquitectos e i madrileni Víctor López Cotelo e Juan Manuel Vargas Funes. Questi ultimi sono stati insigniti del Premio Manuel de la Dehesa della VII Bienal de Arquitectura Española, ottenuto con il progetto di recupero e trasformazione in edilizia residenziale della fabbrica per la conciatura del pellame (situata a Santiago de Compostela), che verrà esposto nel Padiglione.
"Arquitectura Sin Papel"/“Architettura Senza Carta”"
Sono esposti una serie di lavori, realizzati o meno, ideati da quindici studi di architetti – alcuni di loro molto giovani - che rappresentano il presente e il futuro dell’architettura, e in cui si cerca di sperimentare ed esplorare nuovi percorsi creativi, in diversi casi vicini all’arte. Le opere sono esposte mediante animazioni, nello stesso modo in cui si possono trovare in rete, e con un elemento in comune: l’uso del mezzo digitale come linguaggio architettonico. “Si tratta di immagini nelle quali si mescolano l’architettura con altre arti, come la fotografia, il disegno grafico etc.…” affermano i curatori.
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Contatti |
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Giardini della Biennale, Venezia
Info
Chiara Costa, Ilaria Gianoli
Email
[email protected]
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Link |
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www.expo-int.com |
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