“Il dialogo fra le strutture storiche e i nuovi interventi parla della complessità ma anche della ricchezza della città europea; la compresenza di differenti linguaggi è indice di un vissuto forte e intenso che riconosce alla cultura contemporanea un impegno sociale e civile prima ancora che estetico."
Parola dell’architetto Mario Botta, fautore del restaurato del Teatro alla Scala di Milano, che ha costruito, inoltre, la galleria d’arte Watari-um di Tokio, del Centro Durrenmatt a Neuchâtel ed anche il MOMA a San Francisco o la torre Kyobo a Seul.
Mario Botta, architetto che ha saputo elevare l’arte del costruire da attività materiale a valore etico, sarà mercoledì prossimo (29 aprile) a Bari, insieme a Franco Malgrande che, oltre a ricoprire il doppio incarico alla Scala di Milano di Direttore dell’Allestimento Scenico e di Direttore tecnico, ha curato i primi lavori al Teatro Petruzzelli nel 1982.
Botta e Malgrande saranno i protagonisti il 29 dell’incontro “Il restauro del Teatro alla Scala”, promosso dal Teatro Pubblico Pugliese e dal Politecnico di Bari.
Intervengono: Salvatore Marzano - Rettore Politecnico di Bari, Domenico Lomelo - Assessore ai Beni Culturali Regione Puglia, Carmelo Grassi - Presidente Teatro Pubblico Pugliese e Francesco Virgilio - Dirigente Settore Beni Culturali Regione Puglia.
In particolare, l’incontro del 29 aprile sarà l'occasione per fare il punto su quanto finora realizzato nell’ambito del progetto “La Rete dei Teatri Storici Pugliesi” inserito nell’Accordo Programma Quadro “Beni e Attività Culturali – II Atto Integrativo” sottoscritto tra il Ministero
per i Beni e le Attività Culturali, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Regione Puglia che attraverso l’Assessorato ai Beni Culturali ha fortemente sostenuto l’attuazione del progetto.
Con delega regionale, il Teatro Pubblico Pugliese ha realizzato una serie di iniziative per trasformare 32 Teatri storici di Puglia in veri centri vitali e pulsanti della cultura cittadina valorizzandone i molteplici usi, restituendo l’intrinseco splendore di un tempo ed accrescendone la notorietà.
Di fatto, attraverso una serie di convenzioni esecutive sono state realizzate proficue attività di promozione e comunicazione integrata, di forniture di impianti e di strutture per l'allestimento delle sedi dei Teatri Storici Pugliesi per implementare lo svolgimento di iniziative culturali, la realizzazione di una rete telematica tra tutti i teatri dotata di un sistema di biglietteria elettronica ed on - line per i Teatri Storici Pugliesi.
Grazie alla preziosa collaborazione del Politecnico di Bari sono state condotte meticolose attività di ricerca sulle caratteristiche statiche e sulle qualità acustiche dei Teatri Storici Pugliesi che hanno permesso la pianificazione di eventuali interventi di miglioramento.
Note:
Trasformarlo radicalmente o raderlo al suolo. Questo il bivio sottoposto nel 2001 all’architetto ticinese Mario Botta poco prima dell’avvio dei lavori di ristrutturazione del Teatro alla Scala di Milano restituito alla città, dopo 30 mesi, il 7 dicembre del 2004.
Se l’obiettivo era ricostruire un dialogo tra l’architettura e la realtà che la circonda, lo staff guidato da Botta l’ha effettivamente mantenuto rimodernando la struttura costruita nel 1778 che tuttora rappresenta il teatro d’opera più illustre del mondo.
Nell’opera progettuale di Botta l’antico non teme il moderno e, di fatto, al restauro conservativo basato sul principio anacronistico dell’Hic et Nunc (dov’era e com’era) sono stati affiancati interventi innovativi. Tra questi, il più importante, l'innalzamento della torre scenica ripensata da Botta in forma di enorme scatola incorrotta (il parallelepipedo) perfettamente il linea con il “fondamentalismo geometrico” professato dal suo precettore Le Corbusier.
Con Mario Botta per discutere della case history internazionale della Scala di Milano anche Franco Malgrande, Direttore dell’Allestimento Scenico e Direttore Tecnico del Teatro alla Scala dal 1994, per il quale cura il coordinamento del progetto generale di ristrutturazione che gli è valso nel 2005 l’onorificenza di “Commendatore della Repubblica Italiana” e nel 2006 il prestigioso “Ambrogino d’Oro” per l’impegno profuso nell’attuazione dei progetti di ristrutturazione e per aver pensato la struttura del palcoscenico della Scala con uno sguardo proteso verso il futuro.
Malgrande è con Mario Botta ed Elisabetta Fabbri autore del volume “Il Teatro alla Scala – restauro e ristrutturazione”, racconto accurato di una complessa e ambiziosa opera di restauro nel quale vengono esaminati la materia progettuale, il delicato rapporto con la città di Milano, i dettagli costruttivi, un esclusivo percorso fotografico di Pino Musi e le voci dei progettisti. Il tutto per comprendere a pieno un piano di lavoro che è innanzitutto la fusione tra la nuova architettura di Mario Botta, il restauro attento della Fabbri e la macchina scenica ideata da Franco Malgrande.
Il restauro del Teatro alla Scala Mercoledi 29 Aprile 2009, ore 9:30
Aula Magna Attilio Alto Politecnico di Bari via Orabona 4 , Bari