Venerdì 30 ottobre ore 10 - 17 Casa dell’Architettura di Roma piazza Manfredo Fanti 47, presentazione del progetto di Or.A.Lazio: Percorsi innovativi dell’integrazione per un territorio e una città multiculturale di qualità. Primo appuntamento in agenda, il meeting realizzato dall’Ordine degli Architetti di Roma denominato: Le donne in edilizia: integrazione culturale e professionale.
In apertura intervento del presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma Amedeo Schiattarella. L’iniziativa finanziata dal Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali (Pari Opportunità) si avvale del patrocinio del Comune di Roma e di Formediled è realizzatan collaborazione con gli ordini architetti delle cinque province del Lazio, l’Università degli Studi La Sapienza di Roma – Dipartimento RADAAR, la Crasform Onlus, il C.R.S. Consorzio Roma Solidarietà (Caritas Diocesana).
Il progetto Or.A.Lazio, diretto a donne che non sanno valorizzare e impiegare la loro qualifica professionale, per favorire il loro reinserimento nel mondo del lavoro. Possono accedervi maggiorenni, residenti anche temporanee nel Lazio, inoccupate o sottoccupate, italiane e straniere immigrate regolari, diplomate e laureate in materie tecniche delle costruzioni, anche aventi titoli di studio non riconosciuti in Italia.
Il programma prevede seminari di aggiornamento gratuiti a due moduli disciplinari, tecnico-legislativo e tecnico-tematico, di 8 ore ciascuno, per un totale di 48 ore lezioni. In cattedra docenti universitari, esperti di materie affini, professionisti e imprenditori operanti nei settori interessati.
Gli incontri si terranno nelle cinque sedi degli Ordini provinciali degli Architetti della regione: Roma, Latina, Viterbo, Frosinone e Rieti. Possono accedervi 75 donne, 15 per ognuna delle 5 province del Lazio.
Al centro del progetto la valorizzazione di professionalità inattive, l’integrazione delle diverse culture di appartenenza. L’idea portante è la creazione di un canale di formazione che consenta alle donne, specialmente le immigrate, di intraprendere un’attività lavorativa nel campo dell’edilizia e a diversificare le loro scelte tra i vari indirizzi del settore. “Molte immigrate hanno titoli di studio che le qualificano ad esercitare professioni e mestieri ma che in Italia non sono riconosciuti” – afferma l’architetto Matilde Fornari responsabile del progetto – “vogliamo portare le donne interessate e preparate ad operare nell’ambito tecnico-progettuale delle costruzioni e specialmente in cantiere.”
Tra gli obiettivi primari del programma, mettere a confronto professionisti donne diverse per cultura e formazione, per favorire la più ampia circolazione di idee e la trasmissione delle conoscenze.
I seminari inoltre promuovono il recupero e la valorizzare di esperienze costruttive desuete, diffondono l’utilizzo di materiali ecocompatibili.
“Progetti come il nostro incrementeranno la presenza femminile nel settore delle costruzioni, in cui tradizionalmente prevale l’uomo” – dichiara l’architetto Cecilia Pascucci coordinatrice del progetto – “ perché offrono risposte alle molte donne che ogni anno tentano di accedere al comparto per mettere a frutto la propria preparazione scolastica e professionale. Anche se sussistono ancora troppe difficoltà d’inserimento che portano ad alte percentuali di esclusione ”.
Nei primi tre mesi del progetto, in ogni sede degli Ordini provinciali degli Architetti si terranno incontri con le persone interessate, nel corso dei quali in base ai curricula saranno individuate le partecipanti. Un’ apposita banca dati informatica con i profili professionali presentati darà visibilità anche in rete alle donne che parteciperanno ai seminari. Gli Ordini professionali rilasceranno attestato di partecipazione.