L’idea di far incontrare 11 giovani architetti siciliani che vivono all’estero o che all’estero hanno vissuto importanti esperienze formative, nasce dall’esigenza di comprendere le ragioni per cui in Sicilia è difficile fare architettura contemporanea e i motivi per cui è difficile per un giovane emergere nel mondo del lavoro .
Così un giorno, ci siamo riuniti e abbiamo formulato una serie di quesiti da proporre, 11 domande per 11 architetti, da qui il nome dell’evento. E’ quella idea che doveva essere nei nostri piani un’indagine sul mondo dell’architettura isolana , visto dai giovani, da svolgere sul nostro blog, pian piano ha riscosso maggiore successo tanto da essere accolta tra le attività della Fondazione dell’Ordine degli Architetti PPC di Catania e rendere necessario un incontro per svolgere i temi dell’intervista multipla.
Dall’analisi delle interviste vengono fuori alcuni tematiche di fondo che possono essere così riassunte:
1. Arretratezza culturale isolana nell’affrontare le sfide del futuro e generale diffidenza verso qualsiasi forma di espressione artistica che possa costituire un superamento della tradizione.
2. Difficoltà da parte delle giovani generazioni ad emergere in un mondo del lavoro che favorisce i gruppi consolidati con alti fatturati o professionisti provenienti dal mondo universitario.
3. Possibilità di esercitare la professione in un ambito sovranazionale.