|
Paesaggi invisibili |
|
Un libro è un progetto |
|
|
|
MILANO, martedì 14 aprile 2009
|
|
|
|
|
Incontro organizzato all'interno del Laboratorio di progettazione architettonica 1 - Paolo Belloni,
Carlo Nozza, Carlos de Carvalho, Davide Pagliarini (Politecnico di Milano - Corso di Laurea in Architettura Ambientale). Presso il Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura, Aula b.5.1/Edificio Nave, via Bonardi 9, Milano.
Partecipano
Davide Pagliarini
newlandscapes.org
Introduce
Paolo Belloni
PBEB architetti
"Paesaggi invisibili. Un libro è un progetto" prende il nome da una ricerca avviata nel 2003 dal laboratorio new landscapes e
pubblicata nel 2008 in un volume monografico: "Il paesaggio invisibile. Dispositivi minimi di neo-colonizzazione",
Librìa.
"Il paesaggio invisibile" raccoglie l'esito di una ricerca sulle diverse forme della dispersione urbana costiera nella Sicilia
sud-orientale, conclusasi con il progetto di una rete di infrastrutture diffuse in grado di orientare un processo di riequilibrio tra i manufatti esistenti e l'ambiente circostante.
Coniugando diverse discipline, dalla grafica alla fotografia, dall'ingegneria al paesaggio, l'architettura dilata qui il proprio campo d'azione, ponendosi come dispositivo sociale in grado di innescare nuove strategie insediative, messe in atto attraverso una nuova forma di colonizzazione, compiuta
per somma di interventi minimi e aperta a sostenere domande differenziate e inattese.
Affidandosi a 54 fotografie prodotte nel corso di tre ricognizioni sul campo ed al contributo di molteplici elaborati grafici, singolari per scala e densità di informazioni - diagrammi, dati, mappe, caratteri tipografici,
schizzi, sezioni- il progetto prende in esame il delicato ecosistema litorale tra Gela e Ragusa, ricostruendo le tracce di un paesaggio sospeso, obbligato ad una permanente incompiutezza che oltre a definirne l'identità, ne rappresenta forse la risorsa più rilevante.
Il libro è l'esito di un approccio operativo multidisciplinare, il cui intento è quello di sperimentare, tanto nelle premesse iniziali quanto nel suo farsi e nel suo approfondirsi, un rapporto di reciproco confronto e interdipendenza tra ricerca progettuale e rappresentazione, tra l'esperienza e la sua
restituzione sulla carta, così che l'insieme stratificato di segni e artefatti grafici che ne costituiscono la materia vivente non si limiti al dato funzionale o all'aspetto epidermico di un intervento decorativo, successivo al progetto, ma che al contrario sia in grado di condizionarne e influenzarne i contenuti, partecipando così all'elaborazione di un'intuizione e alla sua successiva articolazione. |
Consiglia questo evento ai tuoi amici
|
|
Contatti |
|
|
POLITECNICO DI MILANO, FACOLTÀ DI
ARCHITETTURA, AULA B.5.1/EDIFICIO
NAVE, VIA BONARDI 9, MILANO
|
|
Link |
|
|
www.ilpaesaggioinvisibile.org |
|
|