Donata Gallo, figlia di Ettore Gallo committente di Carlo Scarpa, dona al Museo di Castelvecchio la propria raccolta di disegni di Casa Gallo ad integrazione dell'Archivio Carlo Scarpa, al fine di assicurarne conservazione, tutela e valorizzazione.
Casa e studio Gallo / Vicenza, contrà Porta Santa Croce, 1962-1965 / Oggi Biblioteca Internazionale La Vigna
Nei primi anni sessanta, l'avvocato vicentino Ettore Gallo acquista l'intero palazzo Brusarosco per trasferirvi studio professionale e residenza familiare. Attraverso l'amico Licisco Magagnato, Gallo entra in contatto con Carlo Scarpa, in quegli anni impegnato nel cantiere di Castelvecchio. Durante la guerra, palazzo Brusarosco aveva subito ingenti danni a seguito dei bombardamenti, soprattutto all'ultimo piano dove Scarpa progetta l'abitazione della famiglia, trasformando la soffitta in un grande appartamento. I Gallo sono appassionati d'arte e Scarpa progetta una residenza che è anche l'esposizione della loro preziosa collezione di quadri. Nasce così un progetto che collega in modo inedito due temi cari a Scarpa, la residenza e l'allestimento museale. L'impianto della casa è una rivisitazione della tipologia tradizionale delle residenze patrizie venete: lo spazio principale è costituito dal grande salone, destinato alla vita “sociale” della famiglia e dove sono esposti i quadri, una sorta di “piazza” (così era definita da Scarpa) chiara e luminosa, contigua agli ambienti, meno illuminati e più raccolti, in cui si svolgeva la vita privata. Nell'intera casa c'è, tuttavia, una fluidità di percorsi ottenuta con ricercati allineamenti, l'assenza di porte e la smussatura degli spigoli, che accentuano proprio la continuità degli spazi. Dalle esperienze museali in corso o appena concluse proviene invece la qualità della luce, naturale, indiretta, la “luce diafana” che aveva catturato nella Gipsoteca di Possagno (1956 – 57). Dal Museo di Castelvecchio sono tratti invece i colori usati per i setti che separano il bianco spazio espositivo della casa, esaltato dalla pietra di clausetto del pavimento, dalle stanze private.
Anna Di Meo, tratto da Carlo Scarpa - Mostre e Musei 1944-1976 Case e paesaggi 1972-1978
Programma
Ore 16.00
Interventi
Erminia Perbellini, Assessore alla Cultura del Comune di Verona
Angelo Tabaro, Segretario alla Cultura della Regione del Veneto
Introduzione
Paola Marini, direttore Musei d'Arte e Monumenti di Verona
Ore 16.45
Testimonianza
Conversazione di Alba Di Lieto con Giuseppe Tommasi
Ore 17.30
Cerimonia di donazione
Donata Gallo consegna il Fondo Gallo all'archivio Carlo Scarpa del Museo di Castelvecchio
Ore 18.00
Cocktail
Ingresso libero sino ad esaurimento posti